“Padre” e “Madre” parole cancellate. '' Sulla carta d'identità degli under 14 torna ''genitore 1'' e ''genitore 2''
Data: Sabato, 16 gennaio 2021 ore 08:00:00 CET Argomento: Redazione
Nonostante
la crisi di governo, la pandemia, la
mancanza di
lavoro, la crisi economica e sanitaria,
le scuole chiuse e la didattica a distanza, nonostante l’aumento del
numero
delle famiglie in difficoltà, la Ministra degli Interni Luciana
Lamorgese pone
come priorità quella di: cancellare nella
Carta d’identità, nei documenti e moduli scolastici degli under 14 la
dicitura
di “padre” e “madre” per ri-sostituirli con “genitore 1” e
“genitore
2”.
In
un momento difficilissimo per il Paese, il Ministro
degli interni, ha ri-presentato un progetto
ideologico atto a cancellare il concetto di maternità e paternità per
sostituirlo con una sequenza numerica.
Questo intervento viene considerato
come un ennesimo attacco alla famiglia e il tentativo con cui si
vorrebbe
negare il diritto di ogni bambino ad avere un padre ed una madre!
Giustificando
questo intervento con l’espressione “ce lo chiede l'Europa!”
la Ministra
Lamorgese, dimostra di voler seguire l'ideologia gender e la volontà di
negare
la differenza tra uomo e donna, distruggendo il modello di famiglia
naturale
tutelato dalla Costituzione.
Le motivazioni europee di dare “conformità al quadro
normativo introdotto dal regolamento Ue” di non
discriminare sparute realtà, “superano le
problematiche applicative
segnalate dal Garante della privacy” non giustificano tale
innovazione,
apparentemente solo formale, ma che, invece cela un’intenzionalità
ideologica
di decostruzione della realtà della famiglia.
Sostituire
la dicitura di
padre e madre con “genitore 1” e “genitore 2” nega, di fatto, il
diritto di
ogni bambino ad avere una mamma e un papà!
Nel
nostro ordinamento giuridico un minore può essere
figlio solo di un padre e di una madre, non di due uomini e di due
donne, come
vorrebbero far credere alcuni sindaci e giudici.
Le
battaglie ideologiche in salsa gender calpestano e
offendono le persone, non tutelano la famiglia che già vive la pesante
difficoltà per la pandemia e meriterebbe altri segni di attenzione e di
ben
diversi “ristori”.
La famiglia è il fondamentale
ambiente
naturale che permette il benessere ed il sano sviluppo dei bambini e
dell’intera società. Non si può rimanere in silenzio di fronte a questa
politica ideologica.
E’
necessario
difendere la famiglia, non distruggerla!
Giuseppe Adernò
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