Diritti umani: giovedì 10 dicembre. Gli studenti “alfieri dei diritti”
Data: Giovedì, 10 dicembre 2020 ore 15:05:00 CET Argomento: Redazione
In
occasione della Giornata mondiale dei diritti umani che ricorre il 10
dicembre,
la scuola torna ad essere
il punto di partenza per difendere i diritti umani.
A
72 anni dalla storica
data, quando l’Assemblea
Generale
delle Nazioni Unite, ha approvato la Dichiarazione
Universale dei Diritti Umani (UDHR),
il 10 dicembre 1948, si registra come ancora oggi molti Paesi vivono grandi
violazioni
dei diritti umani e la pandemia da Covid-19 ha ulteriormente peggiorato
la
situazione.
E’
utile e importante rileggere anche in DAD il documento
fondamentale che proclama i trenta diritti inalienabili che
appartengono a
tutti gli esseri umani, “senza distinzione di razza, colore, religione,
sesso,
lingua, opinione politica”. Disponibile in più di 500 lingue, è il
documento
più tradotto al mondo.
L’idea
dei Diritti Umani risale a tempi antichi, ma il concetto
moderno emerse soltanto dopo la seconda Guerra Mondiale che ha ridotto
le città
in cumuli di macerie ed anche gli uomini si erano ridotti a macerie
umane e con
il genocidio degli ebrei era stata idolatrata la Morte e disprezzata la
Vita. Bisognava
riaffermare i valori dell’Umanità tradita e offesa.
La Giornata Mondiale dei
Diritti Umani 2020
sarà una giornata
diversa rispetto agli anni passati, perché l’emergenza sanitaria che
stiamo
vivendo ha solo aggravato ancor più la condizione precaria, in termini
di
violazioni di Diritti Umani, in cui versa una parte del mondo. Noi non
possiamo
abbassare la guardia, dobbiamo fare ancora
più rumore, ma un rumore bellissimo e costruttivo in cui
poterci
riconoscere “tutti uguali, tutti umani”.
“Credere
negli esseri
umani”,
scoprire la gioia e avere i coraggio di “essere umani”, come recita la canzone di Marco Mengoni,
è un valore
che impegna tutti ad operarsi nel faticoso compito della costruzione
del “bene comune”, che dovrebbe essere
omonimo al termine “politica” e la
corona ferrea dei diritti è unita dal
vincolo dei doveri.
Ciascuno
è costruttore della società e come affermava J. Kennedy
è importante ciò che “io possa fare per
gli altri”
Non
si possono reclamare diritti se non si rispettano i doveri
di ciascuno. La libertà, infatti, non è fare
quel che si vuole, bensì fare quel che
si deve”
Molteplici
iniziative costellano la Giornata dei diritti, lo scorso anno, per
iniziativa
dei Consigli Comunali dei ragazzi con uno spettacolo eccezionale Vincenzo Spampinato ha coinvolto sul
tema oltre duemila studenti, rendendoli protagonisti attivi, “guerrieri della luce” e “alfieri dei diritti
e dei valori”.
Lo
spettacolo intrecciando lettura di brani, di poesie, canti e danze, ha
reso
viva una “lezione di educazione civica” incantevole, coinvolgendo tutti
nel
processo di apprendimento e di modifica dei comportamenti verso una
concreta
cittadinanza attiva e responsabile.
Anche
quest’anno anche se in forma diversa dal Nord al Sud il canto dei
diritti si
leva dai campanili, nelle metropoli del sud, nei luoghi del sapere come
le prestigiose
università.
In Umbria, il Gruppo Campanari di Arrone
promuove l’iniziativa “Suoniamo campanili
d’Italia e Europa per sostenere i Diritti Umani”. La
città di
Salerno ha la “Maratona dei Diritti”, i
canali social promuoveranno, grazie ad ospiti di rilievo, tematiche
importanti
come i diritti delle donne, l’accoglienza, le libertà civili e il
diritto alla
conoscenza. L’Università per i Diritti Umani di Padova in linea con
l’ONU – “Stand Up for Human Right” – In piedi per i
Diritti Umani – dedica la giornata celebrativa a
tematiche
come le pari opportunità per tutti, il contrasto alle disuguaglianze,
l’esclusione e la discriminazione.
L’Unicef
ha attivato con il progetto “Ragazze, il mondo
vi sta
ascoltando!” un
appuntamento
tutto al femminile che affronterà il tema di “come
costruire un mondo più equo, libero dagli stereotipi di genere e
dalla violenza”. Giovani
attiviste italiane, nuove italiane, migranti e rifugiate si
alterneranno al
microfono per condividere le loro esperienze, punti di vista e
soluzioni innovative.
Parleranno di temi che ruotano intorno alla violenza di genere nelle
sue
accezioni più ampie, quale una delle espressioni più gravi di un
sistema
discriminatorio che condiziona diversi aspetti della quotidianità di
donne e
ragazze, in Italia e in ogni parte del mondo.
L’evento
si
terrà giovedì 10 dicembre in diretta streaming sulla pagina Facebook di
Unicef
Italia, dalle ore 16,30 alle 18 sul sito: https://www.activatetalksitalia.com.
La
scuola italiana, anche a distanza, deve continuare a
difendere la dignità civile, e deve essere, per i giovani e la società
tutta,
la portavoce più importante dei valori dell’Umanità.
Giuseppe Adernò
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