A Natale il dono della cittadinanza per gli studenti extracomunitari
Data: Sabato, 21 dicembre 2019 ore 09:00:00 CET Argomento: Redazione
Il
Parlamento della legalità internazionale e multietnico in
prossimità delle feste natalizie ha organizzato a Monreale il Gran Galà
della Cultura e della Solidarietà al quale è pervenuto anche il
messaggio augurale del Presidente della Repubblica e della Presidente
del Senato. I lavori sono stati introdotti dal presidente Nicolò
Mannino e dal vice presidente Salvo Sardisco e sono intervenuti: il
Comandante interregionale della Guardia di Finanza, Carmine Lopez; il
Generale di Divisione del comando Regionale dei Carabinieri, Giovanni
Cataldo; l'On. Renata Polverini, già presidente della regione
Lazio, il Procuratore Generale di Caltanissetta, Lia Sava,
l'Assessore regionale all'Istruzione Roberto Lagalla; il rettore
della facoltà di Giurisprudenza, Antonio Scaglione, figlio di Pietro
Scaglione, ucciso dalla mafia nel 1971.
L'incontro che ha visto la partecipazione delle delegazioni
dell'Ambasciata del Dono, promossa dai Consigli Comunali dei Ragazzi,
dell'Ambasciata della Fratellanza, della scuola di Piano Tavola
frazione di Belpasso, i delegati di Cefalù, Maletto, Messina,
Caltanissetta, Agrigento e delle scuole di Palermo ed in
particolare gli studenti del Parlamento multietnico dell'Istituto
Ferrara di Palermo, i quali hanno eletto ambasciatrice Tesfav
Afrah, Abrahem diciottenne sudanese , arrivata in Italia con il
barcone di fortuna. Nel presentarsi ha letto la lettera
indirizzata al suo insegnante di Religione nella quale racconta la sua
storia.
Giuseppe Adernò
Allegata
lettera pubblicata da IL RIFORMISTA
Leggendo e ascoltando questa testimonianza non si può restare
indifferenti. La lettera ha commosso tutti ed ha suscitato un
corale coinvolgimento nell'auspicare il riconoscimento della
cittadinanza italiana a quei giovani che come Afrah, pensano in
italiano e sono ben inseriti nel tessuto culturale della Nazione.
I ragazzi sindaci, in rappresentanza dei Consigli Comunali dei
Ragazzi, si sono schierati dalla parte dei loro coetanei ed auspicano
un incontro nazionale nell'aula Montecitorio perché venga
approvata la proposta di legge "Ius culturae" che modifica
l'attuale principio "ius sanguinis" per ottenere la cittadinanza,
assegnando all'elemento culturale il criterio essenziale per
ottenere la cittadinanza, considerando che già tutti i
minori nel nostro Paese, a prescindere dalla nazionalità, godono degli
stessi diritti e che la legge presta particolare attenzione alla tutela
dell'infanzia e dell'adolescenza.
Sarà una conquista di civiltà e non una merce di scambio elettorale tra
i partiti.
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