Scuola, diploma in quattro anni: al via il Piano nazionale sperimentale
Data: Giovedì, 10 agosto 2017 ore 07:00:00 CEST Argomento: Ministero Istruzione e Università
Saranno 100 le
classi coinvolte in tutto il Paese - Diploma in quattro anni, al via la
sperimentazione in 100 classi. La Ministra dell’Istruzione,
dell’Università e della Ricerca, Valeria Fedeli, ha firmato il decreto
che dà l’avvio ad un Piano nazionale di sperimentazione che coinvolgerà
Licei e Istituti tecnici.
Fino ad oggi 12 scuole hanno sperimentato percorsi quadriennali sulla
base di progetti di istituto autorizzati di volta in volta dal
Ministero. Per rendere maggiormente valutabile l’efficacia della
sperimentazione, viene previsto ora un bando nazionale, con criteri
comuni per la presentazione dei progetti, per 100 classi sperimentali
in tutta Italia che partiranno nell’anno scolastico 2018/2019.
L’avviso sarà pubblicato a fine mese sul sito del Miur e le scuole
potranno fare domanda dall’1 al 30 settembre. Si potrà attivare una
sola classe per scuola partecipante. Un’apposita Commissione tecnica
valuterà le domande pervenute. Le proposte - possono candidarsi sia
scuole statali che paritarie - dovranno distinguersi per un elevato
livello di innovazione, in particolare per quanto riguarda
l’articolazione e la rimodulazione dei piani di studio, per l’utilizzo
delle tecnologie e delle attività laboratoriali nella didattica, per
l’uso della metodologia Clil (lo studio di una disciplina in una lingua
straniera), per i processi di continuità e orientamento con la scuola
secondaria di primo grado, il mondo del lavoro, gli ordini
professionali, l’università e i percorsi terziari non accademici.
Nessuno ‘sconto’. Alle studentesse e agli studenti dovrà essere
garantito il raggiungimento di tutti gli obiettivi specifici di
apprendimento del percorso di studi scelto. Il tutto entro il quarto
anno di studi. L’insegnamento di tutte le discipline sarà garantito
anche eventualmente potenziandone l’orario.
Nel corso del quadriennio, un Comitato scientifico nazionale valuterà
l’andamento nazionale del Piano di innovazione e predisporrà
annualmente una relazione che sarà trasmessa al Consiglio Superiore
della Pubblica Istruzione. Il Comitato sarà nominato dalla Ministra
dell’Istruzione e dovrà individuare le misure di accompagnamento
e formazione a sostegno delle scuole coinvolte nella sperimentazione.
A livello regionale, invece, saranno istituiti i Comitati scientifici
regionali che dovranno valutare gli esiti della sperimentazione, di
anno in anno, da inviare al Comitato scientifico nazionale.
Miur
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