
Aggiornamento Graduatorie d'Istituto e provvedimenti cautelari: chiesti chiarimenti al MIUR
Data: Domenica, 07 maggio 2017 ore 06:00:00 CEST Argomento: Sindacati
Quando si
intraprendono azioni legali contro l'amministrazione, non si può
aspettare a braccia conserte che esploda "il caso", correndo ai ripari
quando una procedura, come l'aggiornamento previsto per le Graduatorie
d'Istituto, rischia di penalizzare chi invece cerca una strada legale
per il riconoscimento delle proprie prerogative e i propri diritti. E'
il caso dei beneficiari di provvedimenti cautelari che, in attesa della
definizione della loro situazione, sono inseriti con riserva in
Graduatoria ad esaurimento o hanno addirittura sottoscritto incarichi a
tempo indeterminato. Sono migliaia i ricorrenti che con Adida si
trovano in questa situazione, appartenenti alle varie categorie di
docenti, dalla scuola dell'infanzia alla secondaria di secondo grado, e
non potevamo attendere inerti che una mancanza di lungimiranza da parte
dell'amministrazione nel prevedere esiti negativi, pregiudicasse i
diritti comunque acquisiti, ovvero l'iscrizione nella II fascia delle
Graduatorie d'Istituto.
Già da tempo, insieme al MIDA, con cui si è instaurata una sinergia
feconda, abbiamo rivolto al MIUR una istanza formale di chiarimento,
per ben due volte, per la quale non abbiamo ancora ottenuto risposta.
Ma vista la prossimità con l'aggiornamento delle GI, abbiamo
approfittato degli incontri informali di ieri, sia alla Camera dei
Deputati che al MIUR, per porgere l'istanza nuovamente e assicurarci
che l'Amministrazione se ne faccia carico. E' stata compresa
l'importanza del chiarimento ed è stata assicurata la ricerca di una
soluzione che permetta di contemplare una procedura parallela a quella
on line con cui, aggiornamento sarà effettuato. Sappiamo bene, infatti,
che i filtri del sistema informatizzato di acquisizione delle domande
potrebbero impedire l'iscrizione in II fascia di chi è in GAE con
riserva giuridica, specie se immesso in ruolo. La richiesta di
chiarimenti da parte delle nostre associazioni, quindi, permetterà a
tutti di vedersi almeno assicurato un diritto inequivocabile, senza
rischi per il futuro.
Le associazioni di categoria come le nostre, nate sulla scorta di una
necessità reale di rappresentatività in ambito istituzionale, avendo
maturato una certa esperienza nel saper prevedere questioni e
problematiche connesse alle tortuose e interminabili vicende che da
anni interessano il precariato scolastico delle GI, sentono il dovere
di farsi carico di ogni aspetto, anche in chiave pessimistica, senza
tuttavia perdere fiducia nelle azioni legali e politiche intraprese.
Confidiamo negli interlocutori che hanno raccolto la nostra istanza al
fine di ottenere una risposta che andrà a beneficio di tutti i docenti
nella condizione sopra descritta, non solo dei nostri associati o
simpatizzanti.
Valeria Bruccola, Coordinatrice
Nazionale Adida
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