Enact Skills: conoscere le proprie abilità con l’intelligenza artificiale
Data: Martedì, 07 luglio 2015 ore 01:00:00 CEST Argomento: Redazione
Presentati i
risultati scientifici del progetto internazionale ENACT, finanziato
dall'Unione europea. Sulla piattaforma enactskills.eu anche l'avatar
che valuta e allena le abilità di comunicazione degli utenti.
Psicologia e algoritmi di intelligenza artificiale per migliorare le
competenze di studenti, professionisti e atleti. Basato su un
innovativo gioco online, "Enact" punta a migliorare le abilità di
comunicazione e negoziazione delle persone attraverso una delle
piattaforme più innovative finora sviluppate in Europa. I primi
risultati del progetto sono stati presentati oggi, venerdì 3 luglio,
presso lo "Spazio Europa" di Roma, durante la conferenza stampa a cui
hanno partecipato:
· Andrea Di Ferdinando, responsabile Ricerca e Sviluppo Aidvanced srl
· Sylvie Galaup, project manager Fundetec
· Onofrio Gigliotta, ricercatore di Psicologia alla Federico II di
Napoli
· Davide Marocco, docente di Scienze Computazionali, Elettronica e
Matematica presso l'Università di Plymouth e coordinatore del progetto
· Annaleda Mazzucato, project manager Fondazione Mondo Digitale
· Ozgur Ya?ar Akyar, project coordinator Turkish Ministry of Youth and
Sports-General Directorate of Sports
Finanziato dall'Unione Europea nell'ambito del Programma "LLP - KA3
Multilateral projects", "ENACT" (Enhancing Negotiation skills through
on-line Assessment of Competencies and interactive mobile Training)
rappresenta una pietra miliare nella formazione e valutazione
psicologica: metodologie di modellizzazione psicologica, uso di
tecnologie innovative (e-learning, mobile app, internet, intelligenza
artificiale), sistemi di intelligenza artificiale.
Al progetto ENACT, coordinato dall'Università di Plymouth, partecipano
l'Università di Napoli "Federico II", la start-up innovativa
specializzata in robotica e intelligenza artificiale "Aidvanced srl",
Fondazione Mondo Digitale, il Ministero dello Sport della Turchia e
Fundetec.
Nei primi mesi di attività, i ricercatori hanno testato la piattaforma
su numerosi target tra cui: studenti di scuola superiore (Italia,
Roma), studenti universitari impegnati in corsi di dottorato (Italia,
Napoli; UK), giovani coinvolti in formazione e partecipazione sportiva
(Turchia), managers SME (Spagna). Oggi tutti possono già testare la
piattaforma andando sul sito del progetto (enactskills.eu): un
personaggio virtuale interagisce con l'utente collocandolo in uno
scenario di negoziazione. L'utente dialoga con questo personaggio,
scegliendo una tra quattro possibili risposte. Le risposte vengono poi
utilizzate per valutare lo stile di negoziazione dell'utente.
"Lo scopo di ENACT - spiega Davide Marocco, docente di Scienze
Computazionali, Elettronica e Matematica presso l'Università di
Plymouth e coordinatore del progetto - è sviluppare e testare una
metodologia didattica e di valutazione innovativa per migliorare le
capacità di negoziazione e di comunicazione in contesti educativi
formali e informali. Il gioco on line che abbiamo progettato come
metodologia di formazione innovativa può essere utilizzato sia come
strumento per l'auto-apprendimento, sia in contesti di apprendimento
collaborativo contestualmente alle metodologie di formazione
tradizionale".
"Per la realizzazione del software - precisa Onofrio Gigliotta,
ricercatore di Psicologia alla Federico II di Napoli e tra i
responsabili del progetto - è stato utilizzato il modello di Rahim e
Bonoma. Questo perché esso mette l'accento sul fatto che gli stili di
negoziazione si possano imparare; non determina una visione normativa
degli stili e non fornisce giudizi di valore, per esempio sottolineando
che uno stile è meglio dell'altro, ma specifica che tutti gli stili
possano essere usati, in base alle esigenze; tale modello, infine, è
fondato su un sistema facilmente strutturabile in operazioni e
algoritmi".
Fino ad oggi la gestione delle risorse umane è stata esclusivamente
affidata a professionisti di psicologia del lavoro che sottopongono
numerose batterie di test ai candidati. Si tratta di un processo che ha
dei costi non più sostenibili, perlomeno dalle piccole e medie imprese,
che tutt'ora continuano a rappresentare la stragrande maggioranza del
tessuto produttivo europeo: Il 91,8% delle aziende europee conta meno
di 9 dipendenti, percentuale che in Italia sale al 95% del totale. Ciò
costituisce chiaramente un limite, in quanto limita la capacità di
valorizzare le competenze dei candidati sulla base delle loro
competenze sia tecniche sia sociali.
Grazie alla creazione di un ambiente virtuale e di un innovativo uso
delle tecnologie di intelligenza artificiale, ENACT pone le basi per la
creazione del primo strumento low-cost, inclusivo e accessibile, di
valutazione dei cosiddetti soft skills in ambito lavorativo.
Elisa Amorelli - Ufficio stampa
e.amorelli@mondodigitale.org
|
|