Precari Uniti contro la 'buona scuola' no ai presidi manager
Data: Lunedì, 23 marzo 2015 ore 07:45:00 CET
Argomento: Comunicati


Il DDL "La Buona Scuola" trasformerà le scuole italiane in vere e proprie aziende. Il dirigente scolastico avrà il potere di "scegliersi la propria squadra", come ha proclamato più volte con soddisfazione Matteo Renzi, assumendo e licenziando i docenti. Gli organi collegiali verranno svuotati di ogni funzione non avendo più potere decisionale neanche sulla didattiche che sarà totalmente demandata al preside-manager.
Questa non è "Buona Scuola", ma solo una pessima legge che aumenta i finanziamenti alle scuole private, crea scuole per i ricchi e scuole per i poveri, che limita il diritto allo studio eliminando la libertà d'insegnamento (indispensabile per la realizzazione di un insegnamento veramente plurale ed inclusivo capace di formare menti critiche e aperte alla diversità), che asserve il sistema d'istruzione pubblica agli interessi dei privati, precarizza a tempo indeterminato il corpo docente introducendo un sistema di reclutamento a forte rischio di nepotismo e clientelismo e condanna alla disoccupazione buona parte delle migliaia di docenti precari che lavorano nella scuola da anni attraverso le Gae e le Gi che verranno cancellate con un colpo di spugna.
Tutto questo per noi è inaccettabile, la Scuola Statale è un bene comune e tale deve restare, per questo condanniamo con fermezza
l'impianto generale del disegno di legge e chiediamo invece un innalzamento della qualità del sistema d'istruzione statale attraverso:

- Il ripristino di tutte le ore di lezione e di laboratorio tagliate dalla Legge 133 (Riforma Gelmini).
- La fine delle classi-pollaio istituendo un tetto max di 22 studenti per classe.
- L'assunzione immediata e senza ricatto di tutti i lavoratori precari (ata e docenti) che lavorano nella scuola statale anche trasformando i contratti in essere in contratti a tempo indeterminato.
- Un piano di prepensionamento per tutti i docenti che ne facciano richiesta.
- Il ritiro del DDL la Buona Scuola.
- Permanenza delle graduatorie come forma di reclutamento trasparente.
- Il ritiro dei finanziamenti alle scuole private.
- Percorsi di abilitazione per i futuri insegnanti che prevedano corsi di formazione gratuiti.


Precari Uniti contro i Tagli
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