In difesa della polizia
Data: Martedì, 17 marzo 2015 ore 07:45:00 CET Argomento: Redazione
Mi aspettavo che da
destra, da dove puntualmente e aprioristicamente si insorge in difesa
delle forze di polizia, per ogni torto - vero o presunto - che queste
subiscono, si levassero indignate proteste per il trattamento che
Berlusconi, da P.d.C., riservò alla Questura di Milano al tempo
della famosa telefonata notturna, ma non è insorto nessuno.
Eppure abbiamo visto funzionari di polizia umiliati al
punto di dovere fingere di credere alla tracotante bugia del
P.d.C. (Ruby nipote di Mubarak e conseguente pericolo per le relazioni
internazionali dell'Italia) mentre il P.d.C., da canto suo, non
pretendeva certamente di essere creduto ma proprio attraverso
l'assurdità della bugia che raccontava faceva capire di pretendere
ubbidienza senza obiezioni di sorta. Chi sarebbe stato tanto sciocco da
pensare di "tranquillizzare" il premier avvertendolo che la ragazza non
aveva alcuna parentela con Mubarak, come accertarono in questura subito
dopo la prima telefonata di B. ? E' ovvio che il premier voleva essere
tranquillizzato nell'unico altro modo che tutti ben compresero: sopire,
troncare, troncare, sopire. Che si tratti di non arrecare
disturbo a un don Rodrigo impegnato nelle sue imprese proto mafiose o a
un P.d.C. che paga una minorenne per fare sesso, assistiamo all'eterno,
italico spettacolo dell'Autorità che si piega di fronte al potente,
tradendo la sua funzione e la sua missione.
Allora, perché meravigliarsi se lo spettacolo di questa umiliazione
inflitta ai funzionari della Questura di Milano, obbligati a violare la
legge per tutelare un interesse privato non suscita nessuna
indignazione a destra ?
Ma perché dovrebbero indignarsi, se a destra le istituzioni sono
concepite come strumento al servizio del Principe ?
Ecco perché non possiamo non definire fascista questa destra: perché
per costoro viene prima la persona del Demiurgo (o uomo della
Provvidenza che dir si voglia); dopo, ben distanziate e comunque in
funzione ancillare rispetto a lui, vengono la Polizia, le leggi, la
Costituzione, l'uguaglianza di tutti davanti alle leggi, l'obbligo di
dire la verità al magistrato che indaga... E' in nome di questa scala
di valori tuttaltro che democratica che sono state ostacolate le
indagini sulle stragi - da quella di piazza Fontana a quella di Bologna
a quella dell'aereo Itavia - che sono state manipolate perizie,
occultate prove, distrutti corpi di reato, intimiditi - e forse uccisi
- molti testimoni.
Abbiamo visto talvolta le forze dell'ordine umiliate da
manifestanti che approfittano dell'ordine impartito agli agenti di non
reagire alle provocazioni. Lessi una volta con profonda pena
dell'umiliazione subita da un giovane carabiniere al quale un
manifestante aveva orinato addosso senza che lui avesse potuto reagire.
Bene, ritengo che il P.d.C. con il suo comportamento abbia fatto di
peggio che orinare sulla testa dei funzionari della Questura di Milano.
E che i giudici della Corte di appello e della Cassazione abbiano
aggiunto del loro.
prof. Maurizio Ternullo
astronomo presso Istituto Nazionale
di Astronomia - Osservatorio di Catania
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