Insegnamento in lingua straniera nella Scuola dell'Infanzia
Data: Mercoledì, 04 febbraio 2015 ore 07:30:00 CET Argomento: Ministero Istruzione e Università
Negli ultimi tre
anni scolastici (2011/2012 - 2012/2013 - 2013/2014), l’84,8% delle
scuole dell’infanzia italiane ha attivato percorsi didattici sulle
lingue straniere, il 53,4% percorsi di sensibilizzazione e il 48,7%
entrambe le attività.
E’ quanto emerge dal primo "Rapporto di monitoraggio sulle esperienze
di insegnamento/sensibilizzazione alle lingue straniere nella scuola
dell’infanzia" (in allegato), presentato in anteprima a Reggio Emilia
lo scorso dicembre, durante la Conferenza internazionale ECEC & ELL
(Early Childhood Education and Care & Early Language Learning),
nell’ambito del Semestre di Presidenza italiana del Consiglio
dell’Unione Europea, e pubblicato nella sua versione integrale.
Le scuole dell’infanzia italiane, dunque, sono sempre più attente alle
lingue straniere e negli ultimi anni si sono moltiplicate le iniziative
di insegnamento precoce e di sensibilizzazione degli alunni più
piccoli, sebbene tali materie non siano previste a livello
ordinamentale. La maggior parte delle attività viene realizzata nelle
sezioni dai 5 di età in su.
Nel 49,4% dei casi il docente di riferimento per le lingue straniere è
un insegnante interno all’istituto. Una scelta bilanciata quasi del
tutto dalla presenza, nel 49,1% degli istituti, di insegnanti esterni.
In entrambi i casi, si tratta di docenti in possesso di una laurea
abilitante o di una laurea in lingue o di diploma magistrale, tutti
qualificati per l’insegnamento delle lingue straniere.
Le attività si svolgono, nella maggior parte delle scuole, una volta a
settimana per una durata media di più di 30 minuti e sono quasi sempre
di carattere ludico (giochi di ruolo, giochi in lingua, filastrocche,
attività con musica, canti, balli, forme di drammatizzazione, attività
mimico gestuali, lavori manuali, forme narrative, fiabe, ...).
Per quanto riguarda l’insegnamento, nelle scuole statali, il 68,3% dei
docenti usa le LS sempre o quasi sempre durante le lezioni e il 30,8%
le usa qualche volta. Gli insegnanti delle paritarie le usano sempre
nel 67,3% dei casi e qualche volta nel 31,2%. Quanto alle attività di
sensibilizzazione, il 57,3% dei docenti delle statali vi ricorre sempre
e il 40,9% qualche volta; a fronte, rispettivamente, del 65,4% e del
32,7% degli insegnanti delle paritarie.
Nonostante la predominanza dell’inglese come LS di riferimento, sono
presenti anche altre lingue straniere: le "tradizionali", come il
francese, tedesco, spagnolo, e le "emergenti", come l’arabo e il cinese;
Decisamente positivi, infine, sono i pareri dei genitori e dei docenti
della scuola primaria, che accolgono i bambini che hanno fatto
esperienza di esposizione alla LS nella scuola dell’infanzia.
Realizzata nel mese di novembre 2014, dalla Direzione Generale per gli
Ordinamenti e per la Valutazione del Sistema Nazionale d’Istruzione del
Miur, l’indagine è stata condotta attraverso la somministrazione di un
questionario relativo alle modalità ed alle strategie attivate negli
ultimi tre anni, e per almeno per un anno scolastico, dalle scuole
dell'infanzia per la sensibilizzazione e l’insegnamento precoce delle
lingue straniere.
Al questionario hanno risposto correttamente 1.425 scuole delle 1.740
partecipanti, sia statali che paritarie, per un totale di 257.713
alunni dei quali 29.150 non italofoni.
Miur
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