Occupazione delle scuole: quanti vaniloqui!
Data: Mercoledì, 10 dicembre 2014 ore 07:45:00 CET Argomento: Opinioni
Davide Faraone,
sottosegretario all'istruzione, ha sollevato un vespaio
valorizzando le occupazioni delle scuole: "Iniziative culturali e
sociali, momenti di aggregazione e di partecipazione democratica che,
con quelle di oggi, hanno in comune il tema centrale intorno al quale
ruotavano: la riforma della scuola di cui anche allora si discuteva».
Il fatto è significativo e inquietante: un inequivocabile sintomo del
generale disorientamento e del mancato riconoscimento della mission
della scuola.
Traslando la situazione in ambito sanitario se ne coglie la sostanza.
Una
questione di professionalità
Finalità
L'apparato ospedaliero tratta i degenti in base a specifici protocolli:
la loro condizione di salute è da riequilibrare avendo a riferimento i
valori elaborati e esplicitati per l'occorrenza.
L'apprendimento, lo sviluppo di capacità e di competenze, sono le
linee guida del sistema educativo.
Traguardi dal significato variegato:
- apprendimento:
si tratta dell'acquisizione della conoscenza o della promozione di
comportamenti produttivi?
- capacità:
da un lato chi afferma "ho le mani e perciò ho la capacità di suonare
il piano" dall'altro lato chi le considera dei processi e ne esplicita
l'evoluzione: necessaria premessa alla "Programmazione
dell'azione educativa".
- Competenze:
l'attenzione generale si concentra sull'aspetto certificativo.
L'elaborazione strategica delle modalità per la loro promozione è
trascurata.
Progettazione
Le èquipe mediche operano sui singoli pazienti seguendo le indicazioni
terapeutiche che elaborano nel momento del loro ricovero.
La progettualità è pratica che la scuola non conosce, sorda al decreto
sull'autonomia delle istituzioni scolastiche che l'ha prescritta nel
1999.
Progettare implica:
- la definizione degli obiettivi,
- il reperimento e l'organizzazione delle risorse,
- la formulazione di ipotesi,
- la concretizzazione delle ipotesi in strategie,
- l'applicazione delle strategie,
- l'ottenimento di risultati,
- la capitalizzazione degli scostamenti obiettivi-risultati.
La progettualità unifica tutti gli insegnamenti: i traguardi formativi,
quelli educativi e dell'istruzione sono condivisi.
E' da abbandonare la gestione scolastica parcellizzata, come dispone la
legge del 1974 che ha mutuato dalla scienza dell'amministrazione una
struttura organizzativa articolata che incrocia le responsabilità dei
soggetti interagenti.
Punti di vista
L'identificazione e la prescrizione dei farmaci sono compiute in base
alle necessità.
Nella scuola la scelta degli ambienti e delle occasioni di
apprendimento avviene o per motivi esogeni o per le qualità dei singoli
oggetti.
Il Piano nazionale scuola digitale e il coding sono d'esempio: ogni
riferimento alle finalità del sistema educativo e ai canoni d'una
comunicazione efficace è assente.
Emblematico il caso delle Lim introdotte a difesa della tradizionale,
unidirezionale, versativa lezione.
Sul versante comunicativo/tecnologico si consideri il tema "La
battaglia di Waterloo":
- L'origine, le date, i luoghi, i personaggi, gli effetti sono gli
aspetti che qualificano l'attività scolastica.
- Nel gioco di simulazione sulla battaglia di Napoleone si
sollecitano l'analisi del campo, la modellazione, lo formulazione
d'ipotesi, la loro concretizzazione in strategie, la validazione delle
scelte, l'analisi critica dei piani d'attacco dei due
schieramenti: capacità e competenze di cui si sostanzia la
finalità del sistema educativo.
Due mondi separati:
- Il primo descrittivo, finalizzato alla trasmissione d'un sapere
statico;
- il secondo coinvolgente e dinamico
che, utilizzando strumentalmente la
conoscenza, promuove comportamenti produttivi.
L'immagine delle discipline insegnate si dilata: le conoscenze sono
correlate ai problemi e ai metodi risolutivi che le hanno generate.
Sono questi i temi di cui discutono gli studenti che occupano gli
istituti prefigurando la scuola riformata?
La professionalità dei medici e dei docenti matura in anni di studio e
di pratica: con quale preparazione ne possono discutere malati e
studenti?
Enrico Maranzana
zanarico@yahoo.it
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