Caccia ai veri disabili. Persecuzione o discriminazione !!!!
Data: Martedì, 09 settembre 2014 ore 08:30:00 CEST
Argomento: Comunicati


"Ormai devo scrivere solo alla Merkel, ad Obama ed al Papa, per denunciare la discriminazione che sto vivendo da sei anni!" Giuseppe Sannino, Presidente della A.N.I.D.A., (associazione che difende i diritti dei disabili); è veramente sconcertato!!
Al rientro dalle ferie ha ricevuto una lettera inutile a firma del Direttore Generale del Ministero del Lavoro, dott. Raffaele Tangorra, che risponde ad una serie di lettere inviate al Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi dal mese di Marzo 2014.

Sannino, dal 2008, ha scritto proprio a tutti, compreso il Presidente della Repubblica ed i tre Presidenti del Consiglio che si sono succeduti, insieme ai diversi Ministri che si sono alternati in questi anni.

"Ad una domanda di richiesta di un intervento politico da parte del nuovo Capo del Governo nei confronti dell'INPS, che non ottempera ad una decisione del Tribunale di Napoli a me favorevole, ho ricevuto una cortese lettera che mi spiega, con il solito linguaggio amministrativo e burocratico, tutto quello che già sapevo e che non serve al mio caso."

Sannino, colpito da poliomelite nel 1951, con l'aggravarsi della malattia nel 2003 era stato dichiarato invalido al 100% con accompagnamento sempre riconfermato negli anni successivi da varie Commissioni, fino alla visita di controllo del 2008, prevista per combattere il fenomeno dei "falsi invalidi", a seguito della quale l'INPS arbitrariamente gli ridusse la percentuale di invalidità all'80% con la conseguente soppressione delle provvidenze previste.

A seguito di un ricorso presentato presso il Tribunale di Napoli, nel 2010 il Sannino si vide riconosciuta la sua percentuale e le sue provvidenze con effetto retroattivo (100% con accompagnamento confermando le stesse patologie del 2003). L'INPS presentò appello alla sentenza esecutiva di primo grado chiedendo anche la sospensiva dei pagamenti, quest'ultima richiesta fu subito rigettata dalla Corte di Appello di Napoli, non contenta dopo pochi mesi richiamò Sannino a nuova visita di controllo, riconfermando la sua prima decisione, nei fatti raggirando ed ignorando completamente la sentenza di primo grado.

Sannino nel 2013 è stato costretto a presentare una nuova istanza al Tribunale di Napoli (A.T.P. ex art. 445 BIS C.P.C.) nuovo Giudice, ora è in attesa delle sue determinazioni, che tardano ad arrivare, anche se un nuovo CTU si è di nuovo espresso in favore del Sannino, riconoscendogli le sue percentuali di invalidità (100% con accompagnamento confermando le stesse patologie del 2003).

"Ormai mi trovo in un vero e proprio ingorgo giuridico!" Afferma Sannino: "Sono in atto due diversi procedimenti civili avverso le decisioni dell'INPS, i giudici sono imballati in attesa l'uno dell'altro, la prima udienza del processo di appello del primo ricorso arriverà solo nel mese di giugno 2015, mentre ritardano le determinazioni del secondo ricorso."

"Il tempo passa, non vedo riconosciuto il mio diritto, non capisco l'accanimento dell'INPS nei miei confronti, questa è vera discriminazione, non comprendo i motivi delle lungaggini del Tribunale, per di più non mi aspettavo questa inutile risposta burocratica alla mia richiesta di una presa di posizione politica del Premier Renzi, l'unico che può coordinare un intervento dei Ministri, alla Giustizia ed al Lavoro, ambedue competenti nel mio caso."

Nella lettera del D.G. del Ministero del Lavoro si faceva riferimento alla Conferenza di Bologna ed all'Osservatorio Nazionale sulla Disabilità, individuato dal Governo come l'unico strumento in grado di affrontare casi particolari di discriminazione, l'indicazione sembra chiara: questa sarebbe l'unica strada da percorrere (hanno fatto come Ponzio Pilato).

Sannino continua affermando"C'ero anche io a Bologna e ricordo bene la discussione sull'Osservatorio Nazionale sulla Disabilità, sia a me che a molti rappresentanti delle associazioni dei disabili è apparso come uno strumento utile, ma privo di reali poteri di intervento, spero di essermi sbagliato e che a breve faccia sentire la sua voce ed il suo peso intervenendo sulla questione da me sollevata

L'esperienza che sta vivendo Sannino è paradossale, un ente come l'INPS che dovrebbe sostenere la categoria commette un abuso e una discriminazione proprio nei confronti dei veri disabili ed è ancora più paradossale il silenzio assordante del Ministro del lavoro sul comportamento dell'INPS, ente che opera sotto il suo stretto controllo.

Sannino conclude: "Proverò anche la strada dell'Osservatorio, ma debbo confessare la mia profonda delusione nei confronti della politica e delle Istituzioni che si sono dimostrate sorde a qualsiasi richiesta, fino ad ora nessuno è intervenuto e sono stato lasciato da solo a combattere nei confronti dell'INPS che si è mosso nei miei confronti con un'arroganza ed una pervicacia degna di ben altre battaglie. So di essere uno dei tanti contro cui l'Inps si è schierata facendo valere tutto il suo enorme potere, ma non mi rassegno a non vedere riconosciuti i miei diritti e quelli dei tanti disabili discriminati e vessati dall'Istituto di Previdenza in questi anni, che non hanno avuto ascolto e sono stati abbandonati all'umiliazione di sentirsi ultimi tra gli ultimi."

Il Presidente Sannino è sconcertato, ma non sconfitto, la battaglia contro la burocrazia e la discriminazione sarà ancora lunga, ma non si arrende!

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