Pirellone contro i precari del Sud: “Blocco delle graduatorie anti assalto”
Data: Martedì, 19 agosto 2014 ore 07:15:00 CEST Argomento: Rassegna stampa
Nelle
scuole di Milano su 245 assunzioni, 241 vanno a esterni. L’assessore
all'Istruzione Valentina Aprea: “Prima gli insegnanti del Nord in
lista”. Il provveditore: “Provvedimento sbagliato, giusto fermarlo” -
"Blocco totale delle graduatorie provinciali". Per Valentina Aprea,
l’assessore regionale all’Istruzione, questa è la strada da imboccare
per risolvere il pasticcio dei precari della scuola che ora devono fare
i conti con le graduatorie invase dai colleghi di altre regioni, in
prevalenza del Sud, a caccia di una cattedra fissa. "Proporrò ai
colleghi assessori di altre regioni una piattaforma di impegni concreti
da presentare al governo Renzi per poter risolvere il problema - spiega
l’assessore - La situazione è intollerabile per tanti precari del Nord
che vedono bruciate non solo le loro aspettative di immissione in ruolo
ma spesso anche la sola possibilità di svolgere una supplenza per il
prossimo anno, scavalcati dai precari migranti con elevati punteggi".
La situazione è effetto dell’apertura delle graduatorie provinciali per
le scuole primarie, in passato bloccate, anche a residenti in altre
regioni. Nella provincia di Milano le assunzioni a titolo definitivo
per la scuola primaria previste per l’anno scolastico 2014/2015 saranno
245. A causa del nuovo stata di cose, nelle prime 241 posizioni ci sono
116 siciliani, 54 campani, 21 pugliesi e 18 calabresi. In totale, 209
meridionali, pari al 93 per cento. Tutti i milanesi sono slittati, e
per molti di loro è a rischio anche la supplenza annuale.
Ma alla logica dello scontro Nord-Sud si oppone il Provveditore agli
studi di Milano, Marco Bussetti. "Il problema non va affrontato così -
spiega - non c’è nessuna guerra tra Nord e Sud perché i trasferimenti
avvengono anche da altre regioni. La verità è che il provvedimento in
se è sbagliato e fa bene l’assessore Aprea a chiederne il blocco". E
aggiunge: "Prima di aprire le graduatorie andavano esaurite quelle che
c’erano già evitando così di penalizzare docenti da anni in attesa di
una soluzione".
I sindacati, da parte loro, parlano di un dramma annunciato. «Si sapeva
che il problema sarebbe esploso - spiega Massimiliano Sambruna della
Cisl - noi l’abbiamo denunciato con largo anticipo ma i politici non ne
hanno tenuto conto. Ora però chi si ritrova retrocesso nelle
graduatorie prese d’assalto da chi arriva dal Sud giustamente si
ribella". E Caterina Spina della Cgil scuola aggiunge: "Questa
situazione che mette i docenti gli uni contro gli altri, in una assurda
guerra tra poveri, deriva da una politica sbagliata sul fronte degli
organici. L’assessore Aprea fa il suo dovere di politico ma con i veti
non si risolve nulla. La scuola ha bisogno di forme di reclutamento più
stabili per i docenti, non si può di punto in bianco stravolgere la
vita e le aspettative di chi da anni è in attesa di un posto fisso".
Nel documento che Valentina Aprea sottoporrà agli assessori delle altre
regioni per sollecitare il governo a bloccare le graduatorie
provinciali si ricorda che "le scuole, anche in rete tra di loro,
devono poter contribuire a scegliere i propri docenti. È paradossale
che a tutt’oggi, quando la scuola è chiamata a rendere conto del
proprio operato, si trovi il personale assegnato da una lotteria
amministrativa. Bisogna riconoscere il diritto alle scuole di assumere
il personale, come fa nei comuni".
Laura Asnaghi
Milano.repubblica.it
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