Progetto Scuola firmato Giannini–Renzi / Confermata la scadenza di fine mese per conoscere le novità
Data: Mercoledì, 13 agosto 2014 ore 10:24:20 CEST Argomento: Rassegna stampa
Le pubblicazioni
cartacee ed on line danno per certa la scadenza di fine mese per la
presentazione da parte del governo Renzi del Progetto Scuola, ancora
dai contorni sfumati, ma che il ministro Giannini – nel corso del Caffè
della Versiliana – ha definito solido e frutto di riflessione e di
dialogo con il Presidente del Consiglio.
Il Progetto Scuola dovrebbe riguardare i due assi del sistema: docenti
e alunni. E su questi versanti potrebbero arrivare sorprese anche
spiacevoli, non solo sull’annunciata autovalutazione delle scuole e
soprattutto dei docenti, ma anche sugli ordinamenti e su curricoli, per
non parlare del sempre più ventilato aumento delle ore settimanali di
prestazione, con buona pace del contratto di lavoro bloccato da anni e
del blocco totale delle supplenze inferiori a quindici giorni nella
secondaria e di cinque giorni nella primaria, sulla ri-modulazione
delle attività funzionali all’insegnamento e sulla formazione
obbligatoria.
Tra le “cosine” dette dal Ministro, spunta anche il principio di
premialità/merito, senza però precisare da dove prenderà i soldi
freschi occorrenti, MOF a parte, già ampiamente raschiato per gli
scatti di carriera passati ed i più recenti del 2012 appena negoziati.
Siccome a parole il ministro Giannini parla di implementazione di
MOF/FIS, bisognerà capire, in concreto, cosa dirà al suo collega Padoan
per fargli allentare i cordoni della borsa, nonostante la recessione
non volga al termine, anzi tende a peggiorare sempre di più.
Certamente è stata una strategia renziana, ma non solo (!), anteporre
le riforme costituzionali all’economia, anche se non sono chiare le
linee strategiche mai dichiarate formalmente, ma il Pil precipitato
così in basso, che lo stesso Renzi è stato costretto a riconoscerlo,
esige che qualcosa vada fatto subito, per tentare di salvare almeno
questo secondo semestre dell’anno.
Probabilmente Renzi sulla strategia economica, per evitare sorprese,
dovrà contare ancora sul sostegno di FI e del suo presidente, ma anche
in materia, non ci capisce quale prezzo dovrà pagare.
Per tornare al duo Giannini – Renzi va anche detto che se scegliessero
ribalte diverse per parlare di scuola, a cominciare magari con gli
addetti ai lavori, sarebbe meglio; il Caffé della Versiliana è più che
rispettabile, il raduno scout di San Rossore altrettanto, ma sarebbe
gradito, a questo punto, anche un confronto franco, aperto e
soprattutto leale con le OO.SS. Scuola, sia a Palazzo Chigi che a Viale
Trastevere, a meno che, ancora una volta, dopo le sparate estive del
sottosegretario Reggi, che adesso sta zitto, la staffetta
Giannini–Renzi non adotti la tecnica del far circolare voci
ferragostane per creare non clima accettabile – se non proprio
favorevole – su quello che potrebbe essere un duro avvio del nuovo anno
scolastico con alcuni Sindacati già pronti alla mobilitazione e con
scioperi già annunciati in caso di pericolose derive
dirigistico-governative tutte centrate sulla pelle dei lavoratori della
scuola. (c.c.)
Ceripnews.it
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