'Italian Futurism', l’avanguardia a 360 gradi
Data: Sabato, 15 marzo 2014 ore 08:15:00 CET
Argomento: Rassegna stampa


È in corso a New York, al Guggenheim Museum, la più completa mostra sul Futurismo mai allestita negli Stati Uniti. Curata da Vivien Greene, curatrice delle collezioni del XIX e XX secolo del museo, l’esposizione, intitolata “Italian Futurism 1909-1944: Recontructing the Universe”, ha avuto una lunga gestazione per la sua ampiezza e complessità: 300 le opere esposte, molte viste di rado, 38 provenienti dal Museo d’Arte Contemporanea di Trento e Rovereto (che contemporaneamente ha reso possibile con i suoi prestiti “Universo Depero. Le opere del Mart al Mar di Aosta”, aperta fino all’11 maggio).

Sono 79 gli autori presenti, compresi tutti i nomi più importanti del movimento: Giacomo Balla, Umberto Boccioni, Carlo Carrà, Tullio Crali, Fortunato Depero, Gerardo Dottori, Gino Severini...

La rassegna newyorchese, inaugurata il 21 febbraio e visitabile fino al 1º settembre, si caratterizza per la multidisciplinarietà: dipinti, sculture, progetti architettonici, oggetti di design, ceramiche, creazioni di moda, film, fotografie, pubblicità, letteratura, musica, teatro e performance.

Il percorso espositivo copre un periodo di 35 anni, a cominciare dalla fase “eroica” precedente la Prima Guerra Mondiale, attraversando vari temi: le parolibere, l’architettura, la ricostruzione futurista dell’universo, l’arte meccanica, l’aeropittura e la fotografia. In mostra, inoltre, i manifesti del movimento d’avanguardia, da quello della fondazione a quelli della pittura, della letteratura, del cinema, della danza.

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