Scuola, cresce l'esercito dei precari
Data: Martedì, 19 novembre 2013 ore 08:30:00 CET
Argomento: Rassegna stampa


L'allarme lanciato dall'Associazione nazionale insegnanti e formatori - 122mila insegnanti e 15mila tra amministrativi, tecnici ed ausiliari. Un aumento del 10 per cento in un anno. L'Anief richiama le indicazioni della Ue: le ragioni finanziarie non giustificano l'abuso dei contratti a termine - 122mila insegnanti e 15mila tra amministrativi, tecnici ed ausiliari, il cosiddetto personale Ata. Senza contare le decine di migliaia di contratti stipulati per supplenze brevi. Cresce l'esercito dei precari nella scuola, registrando il 10 per cento in più in un anno. A porre l'attenzione sulla situazione occupazionale nella scuola è l'Associazione nazionale insegnanti e formatori, Anief, che esclude miglioramenti nel prossimo anno e lancia un appello alla politica perché intervenga nel settore.
L'Anief riporta che gli ultimi dati nazionali, forniti da Orizzonte Scuola, indicano che all'inizio di quest'anno scolastico sono stati sottoscritti 136.896 contratti di supplenza annuale. "Un numero altissimo -  commenta l'associazione in una nota - che sovrasta quello di qualsiasi altro comparto lavorativo. Nella scuola, inoltre, sono in sensibile crescita: lo scorso anno le supplenze annuali assegnate in tutte le scuole furono poco più di 126mila. Senza contare che si tratta di numeri in 'difetto': non contemplano, infatti, le decine di migliaia di contratti stipulati per le supplenze brevi".
L'Anief  parla di mancanza di volontà nel risolvere la piaga del precariato, e si richiama alle indicazioni della Commissione dell''Unione europea: "non possono le ragioni finanziarie dello Stato giustificare l'abuso dei contratti a termine nel settore pubblico e in particolare in quello scolastico. Così, se anche la Corte di Lussemburgo dovesse confermare questa posizione, quanto stabilito dalla Cassazione con la legge 106/2011 sarebbe superato. Con migliaia di precari che potrebbero finalmente ottenere la stabilizzazione o cospicue sentenze risarcitorie dai tribunali del lavoro italiani".
Secondo l'associazione se la politica non ci saranno miglioramenti nei prossimi anni, "nonostante - prosegue la nota - le oltre 60mila immissioni in ruolo a costo zero previste dal decreto Istruzione nel prossimo triennio, sempre se confermate di anno in anno dal Mef: siccome i pensionamenti previsti nello stesso arco di tempo corrispondono ad un numero analogo (circa 20mila l'anno), tutto questo significa che le assunzioni serviranno a coprire a stento il turn over. Lasciando immutato il numero di precari".
Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir, Associazione nazionale dei dirigenti e delle alte professionalità della scuola sostiene che le cattedre vacanti, da assegnare sino al 31 agosto, siano  molte di più delle 15mila affidate all'inizio dell'anno scolastico: ""Basti pensare - afferma - alle decine di migliaia di docenti che hanno ottenuto il trasferimento lasciando 'scoperto' il loro posto. Ma anche ai 46.818 di sostegno, oggi collocati al 30 giugno, che lo stesso Parlamento ha deciso di collocare gradualmente nell'organico di diritto".

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