Si è da poco
conclusa a Istanbul (Turchia) la 40
a Olimpiade degli
Scacchi, l’evento più importante dopo il Campionato del Mondo.
Organizzata dalla FIDE, la
Fédération
Internationale des Échecs, si è svolta dal 27 agosto al 10
settembre 2012 e vi hanno partecipato circa 1400 giocatori, suddivisi
in 157 squadre nel torneo open e 127 nel torneo femminile. La formula
utilizzata è stata quella del sistema svizzero, articolato in 11 turni
di gioco sulle quattro scacchiere, con tempo di riflessione di 90’ per
le prime 40 mosse, 30’ per le successive e 30’’ di incremento a mossa.
Vincitrice del torneo open la squadra dell’Armenia, al terzo oro nelle
ultime quattro edizioni, composta da Levon Aronian (testa di serie
numero 2 del ranking mondiale e oro nella prima scacchiera), Sergei
Movsesian, Vladimir Akopian, Gabriel Sargissian e Tigran L. Petrosian,
segue al secondo posto la squadra Russa di Vladimir Kramnik (3° nel
ranking mondiale), Alexander Grischuk, Sergey Karjakin, Evgeny
Tomashevsky e Dmitry Jakovenko, mentre i campioni uscenti dell’Ucraina
di Vassily Ivanchuk (9° nel ranking mondiale), Ruslan Ponomariov,
Andrei Volotikin, Pavel Eljanov e Alexander Moiseenko riescono a
impadronirsi della terza posizione proprio all’ultimo turno di gioco,
andando a vincere contro la Cina, arrivata poi quarta. Nella top ten
ritroviamo gli Stati Uniti (5° posto), l’Olanda (6°), il Vietnam (7°),
la Romania (8°), l’Ungheria (9°) e l’Azerbaigian (10°).
La squadra italiana, composta da Fabiano Caruana (attuale numero 8 del
ranking mondiale), Michele Godena, Sabino Brunello, Daniele Vocaturo, e
Daniyyl Dvirnyy, capitano non giocatore Giulio Borgo e allenatore
Arthur Kogan, partiva dal 22° posto conseguito nell’Olimpiade del 2010
ma complice l’ottima prestazione ha conquistato un meritato 15° posto,
affrontando nell’ordine: Guatemala (84°), Cina (4°), Nicaragua (120°),
Cile (56°), Kirghizistan (65°), Inghilterra (17°), Macedonia (38°),
Mongolia (46°), Ungheria (9°), Norvegia (45) e Grecia (40°). L’Italia
ha conseguito 7 vittorie, un pareggio con l’Inghilterra di Adams e
Short e 3 sconfitte, perdendo contro le forti Cina e Ungheria ma
prendendo uno scivolone con la Macedonia, squadra ampiamente alla
portata degli azzurri.
Nel torneo femminile secondo oro consecutivo della Russia, squadra
composta da Tatiana Kosintseva, Valentina Gunina, Nadezhda Kosintseva,
Alexandra Kosteniuk e Natalija Pogonina, medaglia d’argento per la Cina
di Yifan Hou, Xue Zhao, Wenjun Ju, Qian Huang e Yixin Ding, mentre la
medaglia di bronzo va all’Ucraina di Kateryna Lahno, Mariya Muzychuk,
Natalia Zhukova, Anna Ushenina e Inna Yanovska. Nella top ten troviamo
l’India (4° posto), la Romania (5°), l’Armenia (6°), la Francia (7°),
la Georgia (8°), l’Iran (9°) e gli Stati Uniti (10°).
La squadra femminile italiana, formata da Elena Sedina, Olga Zimina,
Marina Brunello, Mariagrazia De Rosa e Tiziana Barbiso, capitano non
giocatore Lexy Ortega e allenatore Fabio Bruno, conferma quanto
ottenuto nella scorsa edizione dei giochi, raccogliendo il 33° posto
(si partiva dal 31°), affrontando nell’ordine: Botswana (113°), Olanda
(20°), Venezuela (34°), Costa Rica (74°), Galles (82°), Danimarca
(63°), Armenia (6°), Sri Lanka (75°), Indonesia (24°), Uzbekistan (21°)
e Mongolia (13°). Le azzurre totalizzano 6 vittorie, un pareggio con
l’Uzbekistan e 4 sconfitte, rispettivamente con l’Olanda, la Costa
Rica, l’Armenia e la Mongolia, pagando proprio nel finale l'infelice
accoppiamento con quest’ultima e l’incredibile sconfitta con la Costa
Rica.
Nel complesso i risultati ottenuti lasciano ben sperare per il futuro
del movimento italiano, protagonista di una rinnovata primavera
scacchistica.
Appuntamento al 2014 a Tromsø (Norvegia), per la prossima edizione
delle Olimpiadi.
Christian Citraro
www.homoludens.it