Napoli: atti vandalici fenomeno legato a bassa moralità. Palermo: contro vandalismo lezioni legalità e videosorveglianza
Data: Giovedì, 26 gennaio 2012 ore 08:01:45 CET
Argomento: Rassegna stampa


Un fenomeno che "ha sempre avuto una sua continuita'" e che si verifica in particolare nelle zone piu' a rischio, colpendo prevalentemente istituti professionali e tecnici. Cosi' l'assessore all'Edilizia scolastica della Provincia di Napoli, Marco Di Stefano, descrive il problema degli atti vandalici nelle scuole del capoluogo campano e della sua provincia. Un fenomeno, spiega all'ADNKRONOS, "contro il quale la Provincia ha investito notevolmente, in videosorveglianza e attraverso strutture interne come la societa' di servizi integrati Asub, che si occupa di manutenzione ordinaria interna".
Il problema dei raid nelle scuole, sostiene Di Stefano, "purtroppo ha sempre avuto una sua continuita', e in taluni casi e' addirittura crescente". (Adnkronos)  Il problema appare legato alle condizioni socio-economiche nelle quali crescono i ragazzi: "E' addebitabile - spiega Di Stefano - a un basso livello di moralita' in alcuni comuni particolarmente a rischio, ad esempio nell'area a nord di Napoli, ma anche in alcune zone della citta'. I casi si sono verificati maggiormente in istituti professionali e tecnici, mentre c'e' minore incidenza sui licei, che raccolgono circa il 40% della platea scolastica che nella provincia di Napoli e' composta da 160mila studenti".

 Provincia Palermo, contro vandalismo lezioni legalità e videosorveglianza
 (Adnkronos) - Lezioni di legalita' e sistemi di videosorveglianza. La strategia della Provincia di Palermo per combattere gli atti vandalici nelle scuole e' racchiusa in queste due linee d'azione. Armi che secondo Giuseppe Di Maggio, assessore provinciale alla Pubblica Istruzione in quota Pdl, hanno dato i loro frutti.
"Nell'ultimo anno - spiega all'ADNKRONOS - abbiamo assistito ad una sensibile riduzione del fenomeno. Negli istituti superiori di nostra competenza abbiamo registrato solo una decina di casi, la meta' di quelli verificatisi in passato". Sul fronte statistico a 'soffrire' di piu' e' la citta'. "Diciamo - prosegue l'assessore - che su una decina di episodi, circa otto riguardano istituti palermitani e solo due scuole in provincia".
Per combattere quello che secondo Di Maggio e' "un fenomeno allarmante, al di la' dei numeri, perche' anche un singolo caso desta preoccupazione", la Provincia ha promosso ed organizzato su tutto il territorio progetti educativi e lezioni di legalita'.

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