I nuovi coefficienti per le pensioni che riguardano il sistema misto e contributivo
Data: Venerdì, 03 dicembre 2010 ore 15:07:06 CET Argomento: Sindacati
Spesso succede che notizie importanti passino sotto
silenzio, senza che neanche gli interessati se ne accorgano. E’ il
caso delle modifiche attuate nel corso del 2010 ai coefficienti di
calcolo delle pensioni con il sistema misto e retributivo che
determineranno conseguenze negative sui pensionamenti futuri, con
l’esclusione di coloro che, avendo almeno 18 anni di contributi al
31.12.1995 andranno ancora in pensione con il sistema retributivo.
I
nuovi coefficienti,infatti, esplicitati nella circolare n. 9/2010
dell’INPDAP e stabiliti ai sensi dell’art. 1 comma 11 della legge
335/96 sulla base delle rilevazioni demografiche e sull’andamento
del PIL nel lungo periodo rispetto alle dinamiche dei redditi
soggetti a contribuzione previdenziale rilevati dall’ISTAT hanno
determinato il seguente risultato:
Età anagrafica
al termine
del periodo lavorativo
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Trattamento
pensionistico % annuo rispetto ai contributi
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Indice di
crescita
della pensione
(60 anni = 1)
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57
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4,419
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0,921
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58
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4,538
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0,946
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59
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4.644
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0,967
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60
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4,798
|
1
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61
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4,940
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1,029
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62
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5,093
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1,061
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63
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5,257
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1,095
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64
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5,432
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1,132
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65
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5,620
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1,171
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La conseguenza di questo provvedimento è duplice: se
paragoniamo i coefficienti ai 60 anni di età riscontriamo un calo
netto delle pensioni superiore al 7% rispetto ai coefficienti
precedenti, con una riduzione in crescendo che arriva al 9% al
raggiungimento dei 65 anni.
E’ mia personale convinzione che non
si sia riflettuto abbastanza prima di intraprendere la scelta di
diminuire la convenienza al mantenimento in servizio con il
trascorrere degli anni.
Probabilmente la scelta inversa, quella
cioè di premiare economicamente i lavoratori che decidevano
volontariamente di rimanere in servizio, avrebbe determinato maggiore
consenso.
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