Ancora
proteste sul piano di dimensionamento delle scuole della provincia di Catania.
Oggi registriamo quelle degli istituti Manzoni e Corridoni (da
www.lasicilia.it).
23.01.2009. Ancora una «raffica» di proteste da parte
degli istituti scolastici contro l’ipotesi di
dimensionamento resa nota nei giorni
scorsi.
«I giochi sono stati fatti - è scritto in una
nota siglata da tutto il Personale scolastico
dell’Istituto comprensivo "A. Manzoni" -
ma non possiamo restare indifferenti alle
decisioni di chi ha pensato di cancellare
con un decreto la storia della nostra scuola,
l’Istituto Comprensivo "A. Manzoni", un
istituto storico nel centro storico di Catania.
Quale sarà il peso di tale decisione? I signori
politici si sono chiesti che cosa è la scuola Manzoni per il quartiere in cui è ubicata?
«Proviamo ad immaginare come ci si
possa sentire se un bel mattino qualcuno ci
annunciasse che il nostro nome è stato
cancellato dall’Ufficio Anagrafe e ci è stato
appioppato un altro nome, rispettabilissimo,
per carità, ma un altro? Cosa vuol dire
per una collettività riconoscersi in un simbolo,
in uno stemma, in una bandiera, in un
nome?
«La scuola "A. Manzoni" per anni è stata
un nome di riferimento per i ragazzi e per
le famiglie e ha saputo intervenire nel sociale
con opportune strategie pedagogiche
e didattiche di cui si sono avvertite le ricadute
positive. Parlare della Manzoni significa
parlare del Laboratorio Pedagogico che
ha aiutato i ragazzi ad avere consapevolezza
di sé e acquisire una coscienza di cittadinanza
attiva per trovare la forza di reagire
alle spinte malavitose anche dello stesso
quartiere; parlare dei progetti di grande respiro
europeo che hanno creato scambi
culturali e dato strumenti e occasioni per
attività lavorative; parlare dei numerosi
seminari e convegni sulla disabilità per
sensibilizzare sul tema della diversità e
combattere le devianze; parlare dei progetti
con il Tribunale dei Minori, con il Centro
Territoriale Permanente per adulti n. 5 e
con la Casa Circondariale di Catania per
concordare interventi di recupero. La nostra
scuola insomma è un pezzo di storia
del quartiere che ruota attorno a via Plebiscito,
è un pezzo di storia della città di Catania.
«Coloro che hanno deciso di sopprimere
il nome della nostra scuola, pensino alle
conseguenze di tale soppressione. La storia
di una città si scrive tra i banchi ed è triste
pensare che da ora in poi si dovrà parlare
della Manzoni come ex-Manzoni ; l’ex ci dà
la netta sensazione - conclude la nota - di
essere tagliati fuori dalla storia di questo
quartiere dove abbiamo investito i nostri
saperi come docenti, la nostra passione come
educatori, la nostra speranza di potere
dare un contributo al processo di crescita
della città».
E protestano anche i genitori degli alunni
del circolo didattico «Filippo Corridoni»
di via Maratona e di via Torresino. «Facciamo
presente all’assessore Arcidiacono che
la proposta dell’aggregazione del plesso
della Corridoni di via Maratona, che ha circa
300 alunni, alla Meucci che ha circa 150
alunni per realizzare la scuola di Cibali sud,
e l’aggregazione dei plessi di via Merlino,
Torresino, Lioy ex Nazario sauro per realizzare
una nuova istituzione Cibali nord che
recupererebbe la soppressa presidenza
Corridoni - spiegano - non risponde minimamente
ai principi di territorialità e razionalizzazione
delle rete scolastica in quanto
non si ottiene il beneficio di recuperare
presidenza e segreteria, ma ha, a nostro
avviso, il solo scopo di «spazzare via» la
scuola Corridoni per creare una nuova
scuola da affidare a una nuova direzione e
a una nuova segreteria».
Per questo il Consiglio di circolo, gli
alunni e i genitori, la direzione didattica, il
personale docente e non docente del Circolo
non si arrendono: «L’utenza della
scuola Corridoni - ribadisce la nota - non
vuole essere assolutamente sradicata nè
soppressa».
(da
www.lasicilia.it)