- RANDAZZO. Lezione di legalità con i Cc a scuola
- BRONTE. A scuola si parla di codice della strada
- ADRANO, Incontro con Montana e Acagnino
- SCORDIA. I giovani respingono la mafia. Il convegno sulla legalità in memoria dell’imprenditore D’Antrassi
- CALTAGIRONE.
Selezioni per le Olimpiadi di matematica che si svolgeranno a Maggio a
Cesenatico
RANDAZZO. Lezione di legalità con i Cc a scuola
Lezione di legalità per i ragazzi della scuola media statale Edmondo De Amicis di Randazzo. A tenerla è stato il capitano Gaetano Birtolo, comandante della Compagnia carabinieri di Randazzo, insieme con il comandante della locale Stazione maresciallo Salvatore Laudani. La lezione fa parte di un programma didattico promosso dal preside dell’istituto prof. Alfio Borzì e dai docenti e che vede la legalità ed il rispetto delle regole parte integrante del patrimonio culturale degli allievi: "Abbiamo cercato - ci dice il capitano Birtolo dei carabinieri - di far capire l’importanza del valore della legalità, raccomandando ai ragazzi di abbandonare l’omertà, aiutare le vittime, non sottostare mai alla prepotenza dei cosiddetti bulli o dei delinquenti rivolgendosi con tranquillità alla forze dell’ordine". Ne è scaturito, successivamente, un vivace dibattito soprattutto per quanto riguarda l’indulto.
GAETANO GUIDOTTO (da www.lasicilia.it)
BRONTE. A scuola si parla di codice della strada
Gli scolari del II circolo didattico di Bronte insieme ai compagnetti dell’istituto Carlo Levi di Maniace hanno assistito a una lezione sul codice della strada tenuta dal comandante della Polizia municipale, magg. Tirendi. I ragazzi, con l’ausilio di audiovisivi, hanno potuto apprendere il comportamento che devono assumere pedoni, conducenti di biciclette e motocicli. "E’ importante - dice il dirigente scolastico Angelo Smario - che i ragazzi apprendano dai tutori dell’ordine i fondamenti del codice della strada. Ringrazio il comandante Tirendi che in questo è stato maestro". "La Polizia municipale - ha detto Tirendi - è un punto di riferimento dei cittadini, cui tutti e soprattutto i bambini possono rivolgersi con fiducia".
(da www.lasicilia.it)
ADRANO. INCONTRO CON MONTANA E ACAGNINO
Alunni a lezione di legalità Ancora lezioni di legalità per gli alunni adraniti nell’ambito dei progetti "Impariamo a vivere insieme" ed "Educazione alla cittadinanza" promosso dalla suola media "Verga". Questa volta ad incontrare i ragazzi al cinema Moderno sono stati il magistrato Marisa Acagnino e Dario Montana, presidente del coordinamento catanese di "Libera". Quest’ ultimo anni è impegnato sul fronte antimafia, da quando la mafia uccise il 28 luglio 1985 suo fratello, Beppe Montana, il commissario della squadra mobile di Palermo. "Mio fratello venne ucciso a 33 anni dopo soli tre anni dal suo ingresso in polizia - dice Dario Montana; - oltre ad arrestare mafiosi, fu tra i primi, insieme al giudice Rocco Chinnici, ad incontrare i ragazzi nelle scuole per sensibilizzarli al rispetto della legalità. Erano gli anni in cui i ragazzi facevano il tifo per i poliziotti; ma oggi più che ricordare i singoli è importante alimentare la memoria di tulle le vittime, per questo sono importanti gli incontri nelle scuole: per investire sui giovani e sulle coscienze". Molto diretto e incisivo anche l’intervento della dott. Acagnino, per 7 anni impegnata in prima linea con indagini di mafia con la Dda. Il magistrato ha parlato ai ragazzi (alunni della media Verga e delle elementari) dicendo loro che la forza della mafia sta nella paura dei cittadini, che i mafiosi sono una minoranza e che possono essere emarginati con l’impegno civile di tutti. "E’ un messaggio importante che deve essere attuato nella quotidianità - ha detto la dott. Acagnino - e i primi esempi devono essere rivolti ai ragazzi soprattutto nella scuola e all’interno della famiglia". Lo scorso mese di ottobre ad incontrare i ragazzi della "Verga" era stata Maria Falcone.
SALVO SIDOTI (da www.lasicilia.it)
SCORDIA. I giovani respingono la mafia. Il convegno sulla legalità in memoria dell’imprenditore D’Antrassi
"E’ stata la più bella lezione di vita che ho potuto raccontare ai miei giovani concittadini. Mi auguro che il seme che abbiamo messo oggi germogli in modo che un giorno possa raccontare ai miei nipoti c’era una volta la mafia". Con questo auspicio del coordinatore regionale delle associazioni antiracket regionali aderenti alla Fai, Mario Caniglia, si è chiuso l’affollato convegno su "Testimonianza per una cultura della legalità" che si è svolto alla presenza degli studenti del Liceo Scientifico "Majorana". Sul palco il sottosegretario agli Interni, Ettore Rosato, il questore di Catania, Angelo Capomacchia, i comandanti provinciali della Gdf, Agatino Sarra Fiore e dei Cc, Sergio Pascali, la dott. La Iacona in rappresentanza della Prefettura, il sindaco di Scordia, Salvatore Agnello e Mario Caniglia, presidente della locale associazione antiracket e antiusura "N. D’Antrassi". E’ stato un incontro molto interessante - ha dichiarato il vice ministro con delega alle associazioni antiracket, Rosato - con i ragazzi che credono nel loro futuro, che sperano e che vogliono una Sicilia libera dalle infiltrazioni criminali. Mi sembra che dobbiamo puntare tutto sulle nuove generazioni. Se si vuole invertire la rotta - ha concluso il sottosegretario - bisogna mettere il pilastro dello Stato e delle Istituzioni accanto al pilastro della società civile". "Il nostro comune - ha detto il sindaco Salvatore Agnello - ricorda ogni anno l’omicidio D’Antrassi perché non vuole mai dimenticare il sacrifico dell’imprenditore romano. Noi abbiamo fatto una scelta esplicita sin dall’inizio a favore della legalità". Oggi alle 10.30 con la deposizione di una corona d’alloro ai piedi della lapide che ricorda l’uccisione dell’imprenditore, si aprirà la giornata conclusiva della ricorrenza del 10’ anniversario della nascita dell’associazione Asaes i cui fondatori riceveranno nell’aula consiliare una targa di riconoscimento dalle mani del presidente dell’Asaes, Mario Caniglia. Sarà presente il presidente della commissione nazionale antimafia, Francesco Forgione.
LORENZO GUGLIARA (da www.lasicilia.it)
CALTAGIRONE. Selezioni per le Olimpiadi di matematica che si svolgeranno a Maggio a Cesenatico
Sono 6 gli studenti che rappresenteranno la provincia di Catania alle finali nazionali delle Olimpiadi di matematica, che si terranno dall’11 al 13 maggio a Cesenatico. Si tratta di Alessia Andò (Scientifico "Leonardo" di Giarre), Gabriele Barbagallo (Scientifico "Galileo Galilei" di Catania), Francesco Belfiore e Salvatore Aiola (Scientifico "Principe Umberto di Savoia"), Roberto Castiglione (Scientifico "Ettore Maiorana" di Caltagirone) e Provvidenza D’Urso dello Scientifico "Enrico Fermi" di Paternò. I 6 sono stati i migliori nella prova svoltasi a Caltagirone - nell’aula magna dello Scientifico diretto dal preside Giacomo Puglisi - cui hanno partecipato circa 300 studenti in rappresentanza di 44 scuole della provincia, fra cui proprio il liceo scientifico di Caltagirone, che da oltre un decennio organizza e ospita la manifestazione, il cui responsabile provinciale è il prof. Rosario Greco.
M.M. (da www.lasicilia.it)