Strumenti didattici per portare le elezioni in classe
di Emanuela Parisi*
Organizzare una o più lezioni sulle elezioni e i sistemi elettorali potrebbe essere l’occasione per lavorare con gli alunni utilizzando materiali e documenti diversi, in modo tale che quando gli studenti potranno esprimere il loro voto possano avere qualche strumento in più per leggere gli avvenimenti. In tal senso non importa se si lavora sulle elezioni del Regno d’Italia o su quelle contemporanee. Il primo scopo dovrebbe essere quello di far familiarizzare i ragazzi con i numeri e i termini che in periodo elettorale diventano delle vere e proprie parole chiave.
Dalla voce Elezione di Wikipedia si può accedere alle schede che descrivono schematicamente, ma in maniera abbastanza esaustiva, i sistemi elettorali maggioritario, proporzionale e misto, con alcune note dedicate al caso italiano.
Sempre su Wikipedia è interessante e piuttosto articolata la voce dedicata alle ultime elezioni politiche che si sono svolte in Italia.
Materiali elettorali e Internet
Un primo lavoro può essere organizzato utilizzando i dati elettorali, facendo elaborare agli studenti i grafici dei risultati, della composizione politica del Parlamento e dei governi in un determinato arco di tempo. Non avendo particolari motivazioni alla scelta del periodo, gli anni a cavallo delle riforme elettorali sono probabilmente quelli più interessanti, in grado di stimolare maggiore curiosità. Certo è che se la fonte è Internet, il lavoro deve orientarsi necessariamente al periodo repubblicano. I siti segnalati qui di seguito possono essere utili tanto per rintracciare i dati, quanto per trovare spunti di riflessione. Per chi volesse, invece, proporre uno studio dei dati elettorali del Regno d’Italia, sono tutti (aggregati, ovviamente, ma comunque con un numero interessante di variabili) pubblicati in due volumi che – di solito – le biblioteche di storia contemporanea hanno: Istituto Centrale di Statistica e Ministero per la Costituente, Compendio delle statistiche elettorali italiane dal 1848 al 1934, Roma, Failli, 1946-47.
Dalla sezione del sito del Ministero dell’Interno dedicata alle elezioni, si può accedere ai dati dei diversi tipi di consultazione: europea, politica e amministrativa. Dal menù a sinistra si può accedere all’archivio, dove è possibile consultare i dati nazionali dal 1948 a oggi. Sempre dal menù, scegliendo Referendum e scorrendo la pagina, è possibile accedere ai risultati di tutti i referendum.
Il sito del quotidiano «La Repubblica» offre un interessante documento sulle elezioni amministrative del 2005; oltre le informazioni generali e normative (menù a destra) scegliendo con il mouse una regione è possibile non solo avere i risultati delle elezioni, ma anche cosa avevano detto gli exit-pool e le proiezioni.
Interessante la lunga scheda storica proposta dal sito www.leonardo.cronologia.it, con alcune immagini di manifesti elettorali del dopoguerra (tra cui il famoso “Nel segreto della cabina Dio ti vede, Stalin no!”), l’elenco dei partiti che si presentarono alle urne, alcuni grafici e i risultati assoluti delle elezioni politiche e amministrative dal 1946 al 1953 (solo per le città di Milano, Roma, Napoli e Palermo). Il sito offre altri spunti e strumenti interessanti, che si possono scoprire con un po’ di pazienza iniziando dalla pagina http://cronologia.leonardo.it/storia/italia/moli11.htm. Ogni tema apre l’accesso a una nuova pagina con un altro menù.
I siti dedicati agli studi elettorali
Di altro genere, ma sicuramente fondamentale per questo argomento, è il sito della Società Italiana Studi Elettorali (conosciuta anche come la SISE), dove è possibile tanto consultare l’indice di riviste dedicate allo studio e analisi delle elezioni che seguire la programmazione dei convegni. Nel menù di sinistra c’è anche l’accesso alla pagina dedicata ai Link.
Si consiglia anche di consultare http://www.cattaneo.org/default.asp, il sito dell’istituto omonimo che pubblica, tra le altre cose, la rivista quadrimestrale «Polis», studi e ricerche empiriche sui fenomeni politici e sociali dell’Italia contemporanea. Nella parte del menù dedicata alle pubblicazioni è possibile accedere agli indici, mentre scegliendo “archivi” è possibile accedere a dati catalogati per argomento.
Nel sito della Società Italiana di Scienza Politica si segnala, per i più curiosi, la sezione dedicata a “news e segnalazioni” (menù in alto): entrandoci è possibile avere un elenco aggiornato di seminari e convegni che si svolgeranno in Italia relativi alla scienza politica.
Altri spunti…
È anche possibile organizzare un lavoro con gli studenti per evidenziare le analogie e le differenze nel modo di sentire il voto. Potrebbero lavorare singolarmente o per gruppi: lo scopo è quello di far preparare loro un’intervista da fare a parenti o conoscenti possibilmente ultraottantenni. Le interviste, cioè, dovrebbero essere somministrate a quanti votarono per la prima volta nel 1946 o nel 1948. Le domande dovrebbero tendere a rilevare un clima del tutto particolare (quello del dopoguerra, con l’ingresso nel corpo elettorale delle donne). Può essere interessante un’indagine – da svolgere sempre come intervista – per raccogliere le testimonianze delle campagne elettorali, per esempio, degli anni cinquanta: slogan, personaggi, manifesti e atmosfera generale. È importante, in questo caso, sottolineare le differenze con un sondaggio scientifico sottolineando, comunque, l’importanza della raccolta e rilevamento delle testimonianze e della memoria orale in genere.
*Dottore di ricerca in Storia economica e insegnante di Italiano, Latino e Storia presso un liceo scientifico romano.
Pubblicato il 6/3/2007
di Emanuela Parisi*
Organizzare una o più lezioni sulle elezioni e i sistemi elettorali potrebbe essere l’occasione per lavorare con gli alunni utilizzando materiali e documenti diversi, in modo tale che quando gli studenti potranno esprimere il loro voto possano avere qualche strumento in più per leggere gli avvenimenti. In tal senso non importa se si lavora sulle elezioni del Regno d’Italia o su quelle contemporanee. Il primo scopo dovrebbe essere quello di far familiarizzare i ragazzi con i numeri e i termini che in periodo elettorale diventano delle vere e proprie parole chiave.
Dalla voce Elezione di Wikipedia si può accedere alle schede che descrivono schematicamente, ma in maniera abbastanza esaustiva, i sistemi elettorali maggioritario, proporzionale e misto, con alcune note dedicate al caso italiano.
Sempre su Wikipedia è interessante e piuttosto articolata la voce dedicata alle ultime elezioni politiche che si sono svolte in Italia.
Materiali elettorali e Internet
Un primo lavoro può essere organizzato utilizzando i dati elettorali, facendo elaborare agli studenti i grafici dei risultati, della composizione politica del Parlamento e dei governi in un determinato arco di tempo. Non avendo particolari motivazioni alla scelta del periodo, gli anni a cavallo delle riforme elettorali sono probabilmente quelli più interessanti, in grado di stimolare maggiore curiosità. Certo è che se la fonte è Internet, il lavoro deve orientarsi necessariamente al periodo repubblicano. I siti segnalati qui di seguito possono essere utili tanto per rintracciare i dati, quanto per trovare spunti di riflessione. Per chi volesse, invece, proporre uno studio dei dati elettorali del Regno d’Italia, sono tutti (aggregati, ovviamente, ma comunque con un numero interessante di variabili) pubblicati in due volumi che – di solito – le biblioteche di storia contemporanea hanno: Istituto Centrale di Statistica e Ministero per la Costituente, Compendio delle statistiche elettorali italiane dal 1848 al 1934, Roma, Failli, 1946-47.
Dalla sezione del sito del Ministero dell’Interno dedicata alle elezioni, si può accedere ai dati dei diversi tipi di consultazione: europea, politica e amministrativa. Dal menù a sinistra si può accedere all’archivio, dove è possibile consultare i dati nazionali dal 1948 a oggi. Sempre dal menù, scegliendo Referendum e scorrendo la pagina, è possibile accedere ai risultati di tutti i referendum.
Il sito del quotidiano «La Repubblica» offre un interessante documento sulle elezioni amministrative del 2005; oltre le informazioni generali e normative (menù a destra) scegliendo con il mouse una regione è possibile non solo avere i risultati delle elezioni, ma anche cosa avevano detto gli exit-pool e le proiezioni.
Interessante la lunga scheda storica proposta dal sito www.leonardo.cronologia.it, con alcune immagini di manifesti elettorali del dopoguerra (tra cui il famoso “Nel segreto della cabina Dio ti vede, Stalin no!”), l’elenco dei partiti che si presentarono alle urne, alcuni grafici e i risultati assoluti delle elezioni politiche e amministrative dal 1946 al 1953 (solo per le città di Milano, Roma, Napoli e Palermo). Il sito offre altri spunti e strumenti interessanti, che si possono scoprire con un po’ di pazienza iniziando dalla pagina http://cronologia.leonardo.it/storia/italia/moli11.htm. Ogni tema apre l’accesso a una nuova pagina con un altro menù.
I siti dedicati agli studi elettorali
Di altro genere, ma sicuramente fondamentale per questo argomento, è il sito della Società Italiana Studi Elettorali (conosciuta anche come la SISE), dove è possibile tanto consultare l’indice di riviste dedicate allo studio e analisi delle elezioni che seguire la programmazione dei convegni. Nel menù di sinistra c’è anche l’accesso alla pagina dedicata ai Link.
Si consiglia anche di consultare http://www.cattaneo.org/default.asp, il sito dell’istituto omonimo che pubblica, tra le altre cose, la rivista quadrimestrale «Polis», studi e ricerche empiriche sui fenomeni politici e sociali dell’Italia contemporanea. Nella parte del menù dedicata alle pubblicazioni è possibile accedere agli indici, mentre scegliendo “archivi” è possibile accedere a dati catalogati per argomento.
Nel sito della Società Italiana di Scienza Politica si segnala, per i più curiosi, la sezione dedicata a “news e segnalazioni” (menù in alto): entrandoci è possibile avere un elenco aggiornato di seminari e convegni che si svolgeranno in Italia relativi alla scienza politica.
Altri spunti…
È anche possibile organizzare un lavoro con gli studenti per evidenziare le analogie e le differenze nel modo di sentire il voto. Potrebbero lavorare singolarmente o per gruppi: lo scopo è quello di far preparare loro un’intervista da fare a parenti o conoscenti possibilmente ultraottantenni. Le interviste, cioè, dovrebbero essere somministrate a quanti votarono per la prima volta nel 1946 o nel 1948. Le domande dovrebbero tendere a rilevare un clima del tutto particolare (quello del dopoguerra, con l’ingresso nel corpo elettorale delle donne). Può essere interessante un’indagine – da svolgere sempre come intervista – per raccogliere le testimonianze delle campagne elettorali, per esempio, degli anni cinquanta: slogan, personaggi, manifesti e atmosfera generale. È importante, in questo caso, sottolineare le differenze con un sondaggio scientifico sottolineando, comunque, l’importanza della raccolta e rilevamento delle testimonianze e della memoria orale in genere.
*Dottore di ricerca in Storia economica e insegnante di Italiano, Latino e Storia presso un liceo scientifico romano.
Pubblicato il 6/3/2007
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