Agitati per l'assegnazione di spezzoni di ore «Favoritismi ai docenti di ruolo»
e scatta la protesta dei precari
Piazza Armerina. «Gli spezzoni pari e inferiori alle sei ore dovevano essere assegnati alle graduatorie permanenti - afferma Angelo Gallotta uno dei responsabili del gruppo dei precari della scuola della provincia di Enna - questo è quanto stabilisce il dispositivo n. 632 del 2005 del Giudice del lavoro del Tribunale di Potenza, in seguito al ricorso di un docente di ruolo contro un dirigente scolastico reo di aver assegnato uno spezzone di ore a un docente precario. Il caso opposto si è verificato a Enna dove un dirigente scolastico ha assegnato 2 ore a un docente di ruolo anziché assegnarle a un docente precario».
«Il tentativo di conciliazione da me promosso - continua Gallotta - è stato disatteso dal dirigente scolastico che ha ritenuto di non presentarsi alla convocazione del 24 marzo scorso, fissata dall'Ufficio di conciliazione del Csa». La competenza dei dirigenti scolastici per l'assegnazione degli spezzoni fino a 6 ore al personale di ruolo, non trova riscontro nella normativa vigente poiché l'art. 521 del testo unico n. 297 del 1994 è stato abrogato dalla Legge n. 124 del 1999.
«Con una lettera aperta al ministro dell'Istruzione - dice Gallotta - nel novembre dello scorso anno, ho segnalato le irregolarità procedurali nella assegnazione degli spezzoni fino a 6 ore che, ribadiamo ancora una volta, dovevano essere assegnati dal Csa o dalle scuole polo in fase di convocazione per le nomine a tempo determinato e, successivamente, dai dirigenti scolastici, prioritariamente ai precari delle graduatorie permanenti. Solo in caso di esaurimento delle graduatorie permanenti potevano essere offerti al personale di ruolo in servizio nella scuola. Il sottosegretario Valentina Aprea ora fornisce una risposta che così si può riassumere: 1) la prima CM (220/2000) che forniva istruzioni errate e illecite, su cui si sono poi basate tutte le successive comunicazioni, aveva l'obiettivo di non gravare l'operato dei Csa con le nomine anche sugli spezzoni; si è quindi ben pensato, d'accordo con Csa e sindacati di ignorare la legge 124 del 1999 e di applicare una procedura pre-vigente; 2) comunque tale circolare non è mai stata impugnata; 3) l'applicazione della legge vigente, attribuendo gli spezzoni ai precari, renderebbe troppo esiguo il numero degli spezzoni da distribuire tra il personale già in servizio, vanificando la Finanziaria 2002; 4) le osservazioni fatte dall'interrogante non hanno, quindi,nemmeno ragion di essere. Le affermazioni del sottosegretario non necessitano di alcun commento. Rimane il fatto che la mancata attribuzione degli spezzoni ha condizionato gravemente i criteri di scelta delle sedi dei docenti precari».
Piero Cancarè
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