OMUNICATO STAMPA
La F.U.I.P. denuncia con vigore la reiterata disponibilità del governo a ricevere delegati di organizzazioni che, in questa fase di disorientamento della maggioranza, mirano ad inserire, nei provvedimenti legislativi di interesse generale, richieste particolaristiche, come quelle sostenute dell’Associazione Nazionale Presidi. Questa, inspiegabilmente, è stata ricevuta dal Sottosegretario Aprea, lo scorso martedì 12 aprile - a margine della manifestazione indetta dall’ANP, congiuntamente ad associazioni di abilitati Ssis (ANIEF, ANADOSS), per discutere non solo dei problemi della propria categoria, ma anche della pretesa di inserire nelle graduatorie di merito dell’ultimo concorso ordinario gli abilitati Ssis.
La F.U.I.P. esprime il proprio sconcerto non solo per il contenuto della richiesta, ma anche per il metodo. Nel contenuto, in quanto le graduatorie di merito scaturiscono dalle prove del concorso e comprendono esclusivamente le persone risultate idonee a tali prove. Inoltre, perché l’attuale sistema di reclutamento prevede che le assunzioni vengano effettuate attingendo per il 50% dalle graduatorie permanenti e per il 50% dalle graduatorie di merito. Com’è noto, gli abilitati Ssis godono di un immotivato bonus aggiuntivo di 30 punti nelle graduatorie permanenti grazie al quale precedono proprio gli abilitati del concorso ordinario ed hanno danneggiato moltissimi precari storici che erano in graduatoria permanente da più lungo tempo. La riserva in loro favore di un’ulteriore quota nelle graduatorie di merito si tradurrebbe, nei fatti, in una disponibilità reale del 75% dei posti disponibili, privilegio iniquo ed illogico rispetto a tutti gli altri precari.
Nel metodo, è inaccettabile che le lagnanze di una categoria del precariato siano fatte proprie e vengano addirittura rappresentate, a livello istituzionale, da un’associazione di presidi come la ANP, sempre meno rispettosa del dovere formale e sostanziale della terzietà.
Altrettanto di parte appare il comportamento di questo governo e del sottosegretario Aprea, che, in questo periodo di tormentato iter della riforma, non ha mai voluto ricevere delegazioni di precari, presenti nel mondo della scuola anche da venti anni.
Di fronte a tutto ciò, la FUIP chiede al governo di congelare l’iter attuativo della riforma della scuola in quanto contestata da larghi settori del Paese, e a rinunciare a colpi di coda a tutela degli interessi particolaristici a discapito di quelli legittimi acquisiti con linearità e trasparenza. La FUIP, infine, continuerà a vigilare e denunciare accordi di basso profilo e/o opportunistici che aggravino ulteriormente un quadro normativo, già molto confuso e segnato da molti provvedimenti illogici e discriminatori in danno dei precari iscritti a pieno titolo e da lungo tempo nelle G.M. e G.P., lo farà .avvalendosi di tutti gli strumenti propri della dialettica democratica e ricorsale.
Dal sito www.adaco.net
|