E' polemica sul Liceo classico, il solo che dà accesso a ogni facoltà.
30 aprile 2005
da www.lasicilia.it
Roma. Solo il liceo classico consente l'accesso qualificato a ogni facoltà universitaria. Lo afferma espressamente il decreto sul secondo ciclo di istruzione, o meglio la settima versione - datata 27 aprile - del controverso provvedimento. «Il percorso del liceo classico - si legge all'articolo 5 - approfondisce la cultura liceale dal punto di vista della civiltà classica e delle conoscenze linguistiche, storiche e filosofiche fornendo un rigore metodologico e una dotazione di contenuti e di sensibilità all'interno di un quadro culturale di alto livello e di attenzione ai lavori anche estetici che offra gli strumenti necessari per l'accesso qualificato a ogni facoltà universitaria». «Un'attribuzione inquietante» secondo la Flc-Cgil che parla di «reiterazione di un privilegio aristocratico ai danni di tutti gli altri percorsi di formazione».
Ma è polemica. Il ministro Moratti definisce queste notizie «illazioni infondate e destabilizzanti». Il ministero fa quindi appello a tutte le famiglie «perché non si dia credito a voci false e tendenziose». «E' assolutamente escluso - rileva una nota ministeriale - che ci siano limitazioni all'accesso all'università in relazione ai diversi licei. Verrà mantenuto il valore legale dell'attuale diploma di scuola media superiore che consente l'accesso a tutte le facoltà universitarie. L'accesso all'università sarà possibile anche a coloro che avranno frequentato corsi di formazione professionale, previa frequenza di un anno integrativo appositamente organizzato».
Privilegi del «classico» a parte, la bozza in circolazione appare «monca» di tre importanti articoli che sono «in corso di definizione»: quello che riguarda i programmi di informatica per la scuola primaria, quello, per niente secondario, che riguarda il trasferimento delle competenze per gli istituti professionali alle Regioni e, infine, quello cruciale che riguarda le norme di copertura finanziaria.
Nel provvedimento, tuttavia, ci sono anche alcune «correzioni». Una riguarda il blocco degli organici che verrebbero fissati ai dati dell'organico di diritto rilevati nel 2005-2006 fino alla messa a regime del nuovo sistema prevista per il 2010-2011. L'altra novità riguarda l'educazione fisica per la quale le ore di lezione, dopo infuocate polemiche che hanno visto scendere in campo anche il Coni, tornano a essere due a settimana. Resta comunque la possibilità di sostituire le ore scolastiche con ore di attività fisica presso le società sportive. Qualche «ritocco» anche al liceo artistico per il quale si introduce di nuovo una differenza di impostazione oraria tra l'indirizzo delle arti figurative e gli altri due (architettura, design, ambiente; audiovisivo, multimedia, scenografia) che avranno orario obbligatorio più ridotto. Sul fronte del canale dell'istruzione e formazione professionale viene previsto un anno integrativo, dopo il quarto, da farsi non più insieme ai licei ma insieme a università o Afam (Alta formazione artistica e musicale) per la prosecuzione degli studi superiori.
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