A volte sono gli
alunni a salire in cattedra. E i docenti ad ascoltarli, in "religioso
silenzio", mentre espongono, con trepidazione, le loro tesine preparate
per la prova d'orale dell'Esame di Stato. Come nel caso di Francesca Foti, classe V As
(indirizzo Scenografia), o di Emanuele
Santoro, classe V Bs (indirizzo Arti Figurative), della sede
distaccata di San Giovanni La Punta del Liceo Artistico Statale "Emilio
Greco", che nei giorni scorsi hanno completato l'esame di Stato, dopo
aver sostenuto le tre prove scritte e l'orale, conseguendo il massimo
dei voti, Cento/Centesimi. Ed è stata una gran bella soddisfazione per
i genitori e per i loro insegnanti di sostegno, la prof.ssa Ida Denaro
per Francesca e il prof. Angelo Battiato per Emanuele, che li hanno
seguiti per quasi tutto il ciclo di studi superiori. Francesca Foti ha
preparato un power point, con audio preregistrato, con la tesina in cui
ha trattato il tema degli animali, dal titolo, "Il mondo... a 6 zampe", prendendo
spunto da una citazione dell'Ode al Cane, di Pablo Neruda. Il tema
degli animali è particolarmente caro a Francesca, che a casa sua ne ha
di tutti i tipi: cani, gatti, uccellini, tartarughe, pesci,... insomma,
una vera e propria fattoria! E Francesca, nella sua tesina, ha
attraversato il mondo degli animali in maniera interdisciplinare:
d'Italiano ha parlato del cane Argo che nell'Odissea riconosce per
primo Ulisse di ritorno ad Itaca, al "Passero solitario", di Giacomo
Leopardi, all'asino grigio di Rosso Malpelo di Verga, alla gatta e ai
canarini di Saba, alla filastrocca Cobò di Palazzeschi; di Storia ha
citato il fumetto Maus dell'americano Art Spiegelman, ha ricordato
l'Olocausto, menzionando i maiali nazisti che trucidano i topi ebrei;
di Matematica l'insiemistica con il principio di appartenenza, i
sottoinsieme e gli insiemi complementari; di Fisica l'elettricità
animale di Galvani e l'invenzione della pila di Volta, ispirata dalla
torpedine; di Storia dell'Arte dalle pitture rupestri della Grotta di
Lascaux al gatto egizio di Gayer-Anderson, dalle venere di Urbino, di
Tiziano, ad Olimpya di Manet, dall'Annunciazione di Lorenzo Lotto, alla
Madonna della gatta di Giulio Romano, dal ritratto dei Coniugi
Arnolfini, di Jan Van Eyck, dall'autoritratto con cane nero di Courbet
a quello di Ligabue a quello di Frida Khalo col cane Itzcuintli, dalle
serigrafie di animali a Guernica di Picasso, dal dinamismo di un cane
al guinzaglio di Balla a Puppy, il cane scultura di fiori di Jeff
Koons; di Inglese da "Flush, vita di un cane", di Virginia Woolf,
all'epitaffio di Lord Byron al suo terranova Boatswain; infine, di
Scenografia, le tavole scenografiche di "Pierino e il lupo", e la
favola musicale di Prokofiev.
Emanuele Santoro è un "artista", come ama definirsi lui, un ragazzo
modello e speciale per chi lo conosce bene, che nel corso della prova
orale ha discusso brillantemente, davanti ad un'attenta Commissione
esaminatrice, la sua tesina dal titolo, "Il tempo e l'arte, tra l'Ottocento e il
Novecento". E per oltre tre quarti d'ora, Emanuele ha parlato di
Storia dell'Arte, la sua materia preferita, con i pittori
impressionisti, Henri Matisse e Vincent Van Gogh, presentando anche un
book di disegni con le riproduzioni dei famosi dipinti la "Notte
stellata", di Van Gogh, e la "Signora in blu", di Matisse, per poi
passare a Giovanni Pascoli ed a Luigi Pirandello, alle cause della
Prima Guerra Mondiale, alla prova d'inglese con Oliver Twist di Charles
Dickens, alle origini della carica elettrica, alla calamita e alla
bussola, per finire con la vita e le opere di Hegel, "Tutto ciò che è
razionale è reale, e tutto ciò che è reale è razionale". A seguire
l'esame di Emanuele, oltre al suo insegnante di sostegno, il prof.
Angelo Battiato, anche i suoi genitori che lo hanno sempre sostenuto
con dedizione e discrezione. Ed Emanuele Santoro è stato veramente un
alunno modello, perché nel corso dell'intero ciclo di studi trascorso
nel liceo artistico "Emilio Greco", oltre a seguire con assiduità e
impegno le normali attività didattiche, ha partecipato con particolare
interesse ai tanti progetti extrascolastici svolti dalla sua classe:
estemporanee di pitture, rassegna d'arte, conferenze, mostre, viaggi
d'istruzioni. Ha seguito con passione i percorsi di Alternanza
Scuola-Lavoro: "Avanguardie 2.0", con l'Accademia Abadir di Sant'Agata
Li Battiati; "Tele Urbane", il murales della legalità, realizzato sotto
l'ultimo cavalcavia della Circonvallazione di Catania, in
collaborazione con l'Agenzia Giovani del Comune di Catania; "Urna,
1885, tra dolci sapori, traghettatori di un'epoca", un murales in stile
Liberty, presso i locali del bar Urna di Viagrande; e poi la
pubblicazione di una sua opera nel catalogo del progetto "Storie sotto
il Vulcano", della Maimone Editore; "Natale futurista", "Riposto. I
colori del mare", "Panettoni stradali" in alcuni importanti centri
commerciali etnei. Nel corso delle normali attività didattiche ha
incontrato anche artisti siciliani del calibro di Giuseppe Castiglia e
Mario Opinato, con l'immancabile selfie di rito.
Insomma, Santoro a scuola si è dato parecchio da fare "guadagnandosi"
la simpatia e l'amicizia dei compagni di classe, e la stima e l'affetto
dei suoi insegnanti e del preside, prof. Antonio Massimino. Ed anche
Emanuele ha sempre ricambiato l'affetto al suo insegnante di sostegno,
ai docenti curriculari ed ai suoi amici. Prima della fine della scuola,
Emanuele ha scritto una lettera ai suoi insegnanti, "Mi avete dato
molto in affetto, in crescita, ed io conserverò tutto ciò nel mio cuore
come un "piccolo-grande" tesoro". «Emanuele è per noi - dicono i
genitori - un esempio di come combattere e superare i tanti ostacoli
che la vita ci mette davanti. Lui va oltre, va sempre avanti, senza
stancarsi mai!». «Santoro è un esempio, più unico che raro, - ha voluto
sottolineare l'insegnante di sostegno, prof. Battiato - di alunno che
ha vissuto la scuola, non tanto per il voto in pagella, ma per la
voglia di apprendere e di crescere».
E Francesca ed Emanuele, con il loro Cento, rappresentano sicuramente
un "luminoso" esempio di impegno e di amore per lo studio e per la
scuola.
Angelo Battiato