Fedeli:
“Alfabeto della libertà, dell’uguaglianza, dell’inclusione. Scuola
sostenga nuove generazioni, garantendo pari opportunità” - “Oggi si
celebra la Giornata nazionale del Braille, invenzione che nonostante
abbia ormai quasi due secoli è ancora uno straordinario strumento di
conoscenza, sviluppo e integrazione per le ragazze e i ragazzi non
vedenti impegnati in un percorso di formazione. Uno strumento che nulla
ha perso della sua originaria carica innovativa e di emancipazione
culturale e sociale. Il Braille infatti è stato, è e sempre più dovrà
continuare ad essere l’alfabeto della libertà, dell’uguaglianza,
dell’inclusione e delle pari opportunità. E la scuola sempre più dovrà
sostenere le nuove generazioni nel loro percorso formativo, garantendo
le condizioni di pari opportunità per tutte e tutti, rimuovendo ogni
tipo di ostacolo o barriera e favorendo l’inclusione”. Così la Ministra
dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Valeria Fedeli in
occasione della Giornata nazionale del Braille, istituita nel nostro
Paese nel 2007.
“Anche dopo l’avvento delle nuove tecnologie, il Braille – continua
Fedeli - resta per le studentesse e per gli studenti non vedenti
lo strumento fondamentale di accesso alla cultura, l’unico non superato
metodo di letto-scrittura. L’informatica, lungi dall’averlo
soppiantato, ne ha permesso nuovi, più raffinati utilizzi. E altri ne
fa presagire. Ma sempre, alla base di ogni futuribile innovazione, c’è
quella straordinaria invenzione di Louis Braille della prima metà del
XIX secolo, grazie alla quale, di lì a poco, nacquero le scuole per le
non vedenti e per i non vedenti”.
L’Italia ha voluto sottolineare l’importanza di tale innovazione
approvando, nel 2007, la legge che ha istituito la Giornata nazionale
del Braille, durante la quale amministrazioni pubbliche e associazioni
sono invitate a promuovere “idonee iniziative di sensibilizzazione e
solidarietà”, si legge nel testo di legge, “al fine di sviluppare
politiche pubbliche e comportamenti privati che allarghino le
possibilità di reale inclusione sociale e di accesso alla cultura e
all’informazione per tutti coloro che soffrono di minorazioni visive”.
“Ma questi obiettivi – sottolinea Fedeli - non vanno perseguiti
soltanto in una giornata. Stiamo lavorando e continueremo a farlo per
una sempre maggiore inclusione di tutte le ragazze e di tutti i ragazzi
diversamente abili. Inclusione e superamento di qualunque possibile
ostacolo alla cultura sono e continueranno ad essere la nostra priorità
di ogni giorno. E una condizione fondamentale, in questo senso, è
garantire che nelle scuole vi siano testi accessibili a tutte le alunne
e a tutti gli alunni. Questa non è soltanto una necessità per le
studentesse e gli studenti non vedenti. È anzi – conclude -
un’opportunità per tutti, perché sappiamo che ogni differenza può
costituire un’occasione di arricchimento e avanzamento per l’intera
comunità scolastica”.
Miur