"Il paradiso,
qui sulla crosta terrestre, è la Sicilia" questa è il leitmotiv che ha
caratterizzato la presentazione del libro di Enzo Randazzo, Sicilia, my
love presso il Liceo statale "Leonardo" di Giarre. La preside, prof.ssa
Carmela Scirè, nel presentare lo scrittore, ha evidenziato la visione
positiva della Sicilia che affiora dalle pagine del romanzo in
cui l'evocazione della mitologia classica ha una parte prevalente e fa
da ponte tra il passato della storia dell'isola e il suo futuro di
regione multietnica, in cui per l'ennesima volta, culture diverse si
incontrano e si mescolano. L'Assessore alla Cultura del Comune di
Giarre, prof. Pietro Mangano, ha sottolineato come sia giusto
valorizzare i punti forti della Sicilia in maniera che questi possano
costituire il volano per risalire la china della crisi che flagella la
nostra terra, ed ha incoraggiato i giovani a rimanere per cercare di
costruire un futuro più florido.
All'incontro, oltre all'autore, era presente la prof.ssa Gisella
Mondino, curatrice della sezione didattica che completa il libro
suggerendo piste di analisi testuale e approfondimento critico.
L'incontro è stato vivacizzato dagli alunni del Liceo Leonardo che
gremivano l'Aula Magna e alcuni di loro, guidati dalla prof. ssa
Gabriella Gullotta, referente del Progetto di motivazione alla lettura
Leggere liberi giunto ormai alla sua dodicesima edizione, hanno letto
dei passi del libro per orientare il dibattito sulle tematiche salienti
del romanzo. Gli studenti hanno animato la discussione con
l'autore ponendo domande puntuali e provocatorie a cui lo scrittore,
dando prova di brio e di grande capacità nel tenere la scena e
calamitare l'attenzione dei giovani, ha dato risposte originali e molto
motivanti. La discussione, partendo dal romanzo, ha spaziato dal
significato della contestazione giovanile del '68, alla scolarizzazione
di massa, alla lucida analisi che Sciascia ha fatto della Sicilia e
delle sue contraddizioni. Lo scrittore, molto legato al mondo della
scuola per il suo essere prima docente e poi preside, ha voluto
lanciare un messaggio molto positivo agli studenti, esprimendo la
convinzione che la Sicilia "non è irredimibile", come l'ha definita
Sciascia, se le nuove generazioni continueranno a credere in loro
stessi e nella concreta possibilità del riscatto attraverso la cultura
e la bellezza.
prof. Gabriella Gullotta