Lezioni on line
e tutor: il programma sperimentale per conciliare studio e agonismo
arriva in tutte le scuole Già 415 studentesse e studenti coinvolti
Fedeli: “Progetto importante: sport e scuola non devono essere
inconciliabili” Toccafondi: “Stiamo dando un supporto concreto
all’istruzione delle giovani e dei giovani atleti di alto livello” -
Conciliare l’attività agonistica con lo studio, la vita da studente con
quella da atleta ora sarà possibile grazie al nuovo programma
sperimentale previsto dalla legge Buona Scuola che ha preso il via
ufficialmente da quest’anno scolastico, registrando già 415 studentesse
e studenti degli istituti secondari di II grado.
Il programma, promosso dal MIUR in collaborazione con Coni, Lega Serie
A e CIP, è stato presentato questa mattina dalla Ministra
dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Valeria Fedeli, dal
Sottosegretario Gabriele Toccafondi, dal Segretario Generale del Coni
Roberto Fabbricini, dal Direttore Generale della Lega Serie A Marco
Brunelli, dal Presidente del CIP (Comitato Italiano Paralimpico) Luca
Pancalli e dall’amministratore delegato di Alfabook (società di
Olivetti – Gruppo TIM) Roberto Murgia.
Attualmente sono 415 le studentesse e gli studenti coinvolti, 187 gli
istituti distribuiti in 17 Regioni, con una maggiore concentrazione in
Lombardia 23%, Lazio 18% e Piemonte 11%. Ogni studentessa e ogni
studente sarà seguito da un tutor scolastico (209 quelli disponibili) e
da un tutor sportivo (315 in totale), 45 sono le discipline sportive
rappresentate, suddivise in 37 federazioni. Calcio (96 studenti), nuoto
(49), atletica leggera (40), basket (35) e canoa (24) sono gli sport
più praticati dai partecipanti al programma di studio sperimentale. Il
73% degli iscritti segue un percorso di istruzione liceale, il 20%
tecnico e il 7% professionale. Le classi III (33%) e le IV (26%)
risultano quelle con maggiori adesioni.
Gli istituti avranno a disposizione un programma che prevede due
modalità di studio: quella base e quella avanzata, che, oltre al
Programma Formativo Personalizzato, prevede anche l’utilizzo di una
piattaforma digitale come strumento integrativo della didattica in caso
di assenze prolungate.
La piattaforma digitale che verrà utilizzata, Scuolabook Network, è
erogata da Alfabook (società Olivetti del gruppo TIM) e viene messa a
disposizione da Lega Serie A in modo del tutto gratuito nell’ambito del
progetto Websport 3.60. La piattaforma conterrà integrazioni ai libri
di testo, consentirà la creazione e condivisione di materiali, corsi e
prove e l’assegnazione dei compiti, nonché la creazione di gruppi di
lavoro in una logica collaborativa e di condivisione, la mappatura e la
valutazione delle competenze.
Nel corso della presentazione, hanno portato la loro esperienza di
studenti e atleti Carolina Amato (17 anni), atleta di karate, iscritta
al III anno del Liceo Classico “Pilo Albertelli” di Roma; Mattia Cardia
(17 anni), atleta paralimpico di atletica Leggera, iscritto al III anno
del Liceo Scientifico “Marconi – Lussu” San Gavino Monreale (CA);
Massimo Di Martire (17 anni), giocatore di pallanuoto, iscritto al IV
anno del Liceo Scientifico “S. Francesco Niti” di Napoli; Alessandro
Murgia (21 anni), centrocampista della Lazio, diplomato in
Amministrazione, Finanza e Marketing presso l’Istituto Leon Battista
Alberti di Roma; Andrea Pinamonti (18 anni) attaccante dell’Inter,
iscritto al IV anno dell’“Istituto Milano” indirizzo scienze umane;
Giacomo Satalino (18 anni), terzo portiere della ACF Fiorentina,
iscritto al IV anno del Liceo Scientifico-indirizzo Sportivo della
Fiorentina School.
“Lo sport - ha sottolineato la Ministra Valeria Fedeli - è una
componente fondamentale nella formazione e nella crescita di ciascun
individuo. Stiamo avviando un progetto importante: sport e scuola non
devono essere inconciliabili. Obiettivo di questo programma
sperimentale è non lasciare indietro nessuno ed evitare che studentesse
e studenti proiettati verso una carriera di eccellenza incontrino
difficoltà tali da portarli a rinunciare allo studio. È un vero e
proprio programma di contrasto dell’abbandono scolastico. Dobbiamo
prenderci cura di queste studentesse e di questi studenti e far sì che
possano perseguire due obiettivi ugualmente importanti: i risultati
sportivi e il completamento della propria formazione”.
“Con questo modello di formazione vogliamo introdurre una didattica
nuova in grado di offrire un supporto concreto all’istruzione delle
giovani e dei giovani atleti di alto livello iscritti negli Istituti
secondari di secondo grado statali e paritari” ha spiegato il
Sottosegretario Gabriele Toccafondi. “Non sono pochi le studentesse e
gli studenti che, praticando attività agonistica ad alti livelli,
incontrano notevoli difficoltà nel frequentare regolarmente le lezioni
scolastiche e scelgono poi di abbandonare il percorso di studi. La
nostra volontà è quella di eliminare il tasso elevato di dispersione
scolastica che colpisce in particolare questa categoria di
giovani – ha proseguito Toccafondi - Noi continuiamo perciò su questa
strada, mettendo a disposizione dei ragazzi ambienti e percorsi
scolastici sempre più accessibili, poiché la scuola a portata di tutti
è anzitutto un diritto degli studenti. Da oggi, però, non si hanno più
scuse per non aprire i libri quando si pratica attività agonistica, ai
ragazzi non faremo sconti sul programma di studio che sarà uguale a
quello dei loro compagni di classe” ha concluso il Sottosegretario.
"Siamo finalmente giunti alla fase di avvio del progetto Websport 3.60
fortemente voluto dalla Lega Serie A, in collaborazione con il Miur,
con il Coni e con il Cip, volto alla sperimentazione di percorsi
didattici innovativi - ha dichiarato il Direttore Generale della Lega
Serie A Marco Brunelli - L’obiettivo è quello di aiutare i giovani
atleti delle nostre Società a conciliare gli impegni scolastici con
quelli sportivi ottimizzando i tempi, sfruttando appieno tutte le loro
potenzialità, intellettuali e calcistiche, e riducendo il più possibile
il loro abbandono scolastico".
"Questo è un progetto che, collaborando con il Miur, vogliamo
fortemente portare avanti – ha affermato il Segretario Generale del
CONI Roberto Fabbricini - Sottolineo che 37 federazioni vi aderiscono,
vuol dire la partecipazione di tutto il tessuto sportivo italiano, e la
partecipazione del CIP, con dei ragazzi che quindi vivono un problema
aggiuntivo.
Sono convinto che andando avanti, grazie al Miur, a noi stessi che ci
mettiamo un grande impegno, alle società sportive che vivono accanto ai
ragazzi nel quotidiano e grazie alle famiglie, i primi dirigenti dello
sport italiano, con questo progetto avremo dei campioni che ci
onoreranno alle Olimpiadi e alle Paralimpiadi e, sicuramente, dei
cittadini migliori”.
“Scuolabook Network – ha dichiarato l’amministratore delegato di
Alfabook, Roberto Murgia - nasce con l'obiettivo di agevolare la
didattica, portandola ovunque si trovino gli studenti. Siamo quindi
entusiasti di mettere a servizio dei giovani campioni di domani, e dei
loro insegnanti, la nostra piattaforma. La partecipazione al progetto
conferma l’impegno del Gruppo TIM nello sviluppo e nella diffusione di
soluzioni tecnologiche innovative a supporto dei processi di
digitalizzazione della scuola".
“È con grande entusiasmo che accolgo la notizia riguardante la
sperimentazione didattica a sostegno degli studenti-atleti di alto
livello – ha commentato il Presidente del CIP Luca Pancalli - Un
progetto importante, di qualità, finalizzato a fornire un supporto ai
ragazzi che praticano una disciplina sportiva e che ci riguarda da
vicino. Ringrazio la Ministra Fedeli, a tal proposito, per la
sensibilità e l’attenzione che ha mostrato nei nostri confronti. È
significativo, infatti, sottolineare un’iniziativa che riguarda e
coinvolge anche il movimento sportivo paralimpico, elevato, in questo
modo, a pari dignità con il mondo olimpico anche nell’ambito dello
sport in un contesto scolastico. Un sostegno fondamentale nel processo
di crescita di un giovane che si cimenta in una disciplina, ancora più
significativo – ha aggiunto Pancalli - per una ragazza e un ragazzo
disabili, per i quali lo sport rappresenta lo strumento per scardinare
muri e per creare un vero e proprio processo di inclusione sociale,
un’integrazione reale e sempre più concreta. Un primo passo verso quel
contagio virtuoso della società che passa anche e soprattutto
attraverso l’esempio che questi ragazzi forniscono in ambito sportivo”.
Miur