Dopo
l’approvazione alla Camera dei Deputati del D.D.L. sulla riforma del
Sistema Nazionale di Istruzione e Formazione, la CISAL dipartimento
Scuola nel ribadire la presenza, nel testo, di apprezzabili e
condivisibili aspetti, si vede tuttavia costretta ad insistere circa il
mantenimento di criticità, già segnalate in occasione della audizione
informale del 7 aprile c.a., che necessiterebbero di interventi
emendatori.
Si riportano di seguito le relative osservazioni.
1 - Non si condivide il contenuto del
comma 2 dell’ articolo 9 del disegno di legge approvato alla Camera,
con il quale si dà competenza al Dirigente Scolastico della scelta dei
docenti di ruolo assegnati nell’ ambito territoriale di competenza.
Ribadiamo a tal fine che non vi sono garanzie circa la
obiettività delle scelte operate dai dirigenti scolastici, atteso che
essi potrebbero essere condizionati da fattori che nulla hanno a che
fare con il merito e la competenza del docente.
Non rappresenta un deterrente a tale obiezione l’ introduzione del
comma 4 dello stesso articolo, che dispone la obbligatorietà del D.S.
di dichiarare eventuali rapporti di coniugio, parentela o affinità
entro il secondo grado con i docenti assegnati al relativo ambito
territoriale.
I docenti devono avere l’autonomia di poter scegliere lascuola dove
lavorare. Non si può lasciare questa prerogativa ad un Dirigente
Scolastico che dovrebbe operare le proprie selezioni sulla base di non
meglio definiti obiettivi dei Piani di Offerta Formativa;senza
trascurare il fatto che se un docente presenta la domanda per gravi
motivi di carattere personale oppure familiare (vedasi legge
104/92)sarà collocato nell’ albo provinciale in una posizione che
ovviamente non tutela la situazione particolare del docente medesimo.
2 - Sempre in riferimento all’art. 9,
non si condivide neppurela possibilità da parte del Dirigente
Scolastico di utilizzare, nell’ ambito della propria scuola, docenti in
discipline per le quali gli stessi sono privi di abilitazione.
La CISAL ribadisce che gli insegnamenti delle discipline scolastiche
debbono essere attribuiti a docenti in possesso di giusta abilitazione
conseguita attraverso procedure concorsuali ovvero con percorsi
abilitanti stabiliti dal MIUR.
3 - Si chiede, ancora una volta, la
revisione del sistema di gestione delle supplenze fino a 10 giorni
previsto dal comma 8 dell’ art.9 del d.d.l.che dispone la sostituzione
dei docenti assenti fino a 10 giorni con personale docente dell’
organico dell’ autonomia anche appartenente a grado diverso.
Quanto approvato,configura la possibile sostituzione di un docente di
scuola media con uno di scuola materna e viceversa per più giorni,
determinando probabilmente in tal modo solamente una attività di mera
vigilanza nella classe mancando gli stessi docenti di quella
professionalità specifica in possesso dell’ insegnante che
sostituiscono.
4 - Non si condivide e si chiede di
rivedere l’ articolo che prevede l’accesso al ruolo dei docenti di 2°
fascia di istituto solamente con procedure concorsuali e la mancata
previsione di un piano straordinario di assunzioni da destinarsi agli
stessi.
5 - L’ articolo 4 relativo all’
alternanza scuola - lavoro appare alquanto teorico e privo di oggettive
finalità.
6 - Incerti sono pure i criteri e le
modalità di assegnazione della carta elettronica per l’aggiornamento e
la formazione del personale docente, nonchè i criteri di riconoscimento
del merito del personale docente di cui all’ art.13,
Tale norma dispone pieni poteri al Dirigente Scolastico che agisce
unitamente ad un Comitato di valutazione eletto in seno al Consiglio di
istituto per retribuire i docenti sulla base del rendimento degli
alunni,dell’ innovazione tecnologica e didattica e del miglioramento
complessivo della scuola. E’ evidente che la valorizzazione,il merito e
la professionalità di un docente non può basarsi su fattori che possono
realizzarsi solo in alcuni tipologie di scuole e di realtà
territoriali: esse invece devono tener conto anche del contesto sociale
e ambientale in cui svolge la propria attività lavorativa, così come
dell’indirizzo scolastico nel quale egli opera. Si ritiene, infatti,
che la retribuzione debba essere calibrata anche in relazione a tutte
le attività non frontali, ma comunque obbligatorie, richieste ai
docenti nel corso dell’intero anno scolastico.
7 - Il Disegno di legge non prevede
alcun piano di assunzioni per il personale ATA, bensì di tagli per via
della creazione di reti di scuole.
La Cisal Dipartimento Scuola chiede invece che venga inserita una
clausola che preveda un piano di assunzioni straordinario anche per il
personale Ata vista la vacanza di posti annualmente assegnati a tale
personale. *** La CISAL si augura che il Disegno di legge già approvato
alla Camera venga modificato prendendo atto delle proposte presentate
dalle OO.SS. dalle Associazioni degli studenti e delle famiglie e di
tutti coloro che nella scuola operano e che sia frutto di un confronto
democratico teso alla realizzazione di un sistema scolastico pubblico
senza alcuna impronta aziendale.
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