L'Istituto "Rapisardi" - costituito dal Liceo Classico (con sede a Paternò), dal Liceo di Scienze Umane e dall'Istituto Tecnico Industriale (plessi di Biancavilla) - ormai da anni organizza scambi culturali con Scuole superiori di vari Paesi europei attraverso la piattaforma informatica e-Twinning e grazie all'impegno del Preside, Prof. Pagano, e di vari docenti tra i quali il Vicepreside Prof. Rosario Scalia e la Prof.ssa Daniela Maugeri, referente d'Istituto per l'Internazionalizzazione.
Nel corso dell'anno scolastico già il "Rapisardi" ha ospitato gruppi di studenti olandesi e danesi; i ragazzi catanesi si sono recati, a loro volta, in Olanda, accompagnati dai loro insegnanti. Tutto questo facendo perno solamente su di un sistema di volontariato e di accoglienza da parte delle famiglie e da parte dei professori e riducendo al massimo le spese per la Scuola. La peculiarità di questi scambi culturali consiste nel programmare un percorso di conoscenza comune e trasversale che i ragazzi sviluppano, prima autonomamente, nelle loro rispettive sedi, e poi mettono in comune durante la permanenza nella Scuola e nel Paese "gemello": nel nostro caso il Leit-motiv era, appunto, il tema del "Mito".
In particolare, in occasione della visita dei Greci al "Rapisardi", oltre alla mediazione linguistica costituita dalla conoscenza dell'Inglese si è aggiunta una presenza veramente unica, lo studio e la conoscenza del Greco moderno. Il Liceo Classico "Rapisardi", infatti, proprio nei mesi scorsi ha inaugurato un Corso di Lingua greca moderna per gli studenti che ne facessero richiesta. Così si è raccolto un consistente gruppo di ragazzi che stanno frequentando, in orario pomeridiano, lezioni di Lingua tenute da un docente altamente qualificato, il Prof. Matteo Miano, contrattista dell'Università di Catania. La realtà rappresentata dall'istituto di Paternò è un vero piccolo miracolo, se consideriamo l'esiguità di risorse a disposizione delle Scuole e la china che ha assunto il paesaggio culturale italiano, sempre più proclive alla rimozione di un patrimonio di conoscenza che dovrebbe trovare il suo senso e il punto più elevato proprio nell'eredità del mondo classico. Viceversa i Licei classici attraversano una crisi profonda, come se l'universo valoriale rappresentato dallo studio del Latino, del Greco, della Filosofia, non fosse che un inutile orpello. Al contrario, l'entusiasmo mostrato dai ragazzi del Liceo paternese nei confronti della cultura antica, del mito, della stessa lingua greca indica chiaramente che i giovani, se motivati e indirizzati in maniera adeguata, sono prontissimi a recepire e ad entusiasmarsi per un universo intramontabile. Al di là di tutto, ciò che veramente suscitano questi progetti di internazionalizzazione è la sintonia, il rapporto di amicizia e di scoperta dell'altro che instaurano.
Oggi, oltre il senso comune che vede nello straniero il nemico, riuscire a trovare la prossimità anche nella diversità è il successo più grande che la Scuola può ottenere. Superare il confine degli Stati, la "frontiera" mentale che ci induce a temere tutto ciò che è sconosciuto, è un risultato che solo la Scuola può garantire e lo fa, nel nostro caso, non solo e semplicemente attraverso un'istruzione libresca e astratta, ma attraverso l'apertura nello spazio della realtà. Dopo gli ultimi abbracci in aeroporto, ora ragazzi e docenti aspettano il prossimo incontro a compimento del percorso, a settembre a Salonicco.
Maria Làudani