Dopo la sentenza
della Cassazione, che ha confermato le condanne (comprese tra i 4 anni
e i 2 anni e 2 mesi) per i tre ingegneri della Provincia di Torino ed i
tre insegnanti preposti alla sicurezza del liceo Darwin di Rivoli, dove
il 22 novembre 2008 perse la vita lo studente Vito Scafidi ed altre
diciassette ragazzi rimasero feriti, tutto il personale docente
delegato alla sicurezza a livello nazionale, avanza forti
preoccupazioni sulla loro tutela, precisando che la questione non
riguarda solo loro (40mila docenti preposti alla sicurezza), ma
potenzialmente tutti gli oltre 700mila docenti italiani “perché ciascun
insegnante, durante la propria ora di lezione, è responsabile della
sicurezza della classe e quindi, in caso di incidente, può essere
accusato di omesso controllo”. Come è noto il Testo Unico sulla
sicurezza nei luoghi di lavoro 81 del 2008 introduce la figura del
“preposto alla sicurezza” che però non è contemplata nel CCNL Scuola
non più rinnovato dal 2006 e questi espone gli insegnanti a rischi
continui, senza tutela alcuna. Un macigno, insomma, che d’ora in avanti
peserà sull’attività quotidiana dei professori, molti dei quali
costretti a lavorare in scuole vecchie ed inadeguate!
Secondo dati recenti, infatti, un edificio scolastico su dieci è stato
realizzato prima del 1919 e oltre il 60 per cento è anteriore al 1970;
soltanto 5.443 scuole su 64.797 sono state costruite dopo il 1990.
Certamente non basta l’avvio del Piano per l’edilizia per 20mila
scuole, con un investimento di un miliardo di euro a risolvere il
problema, anche bisogna riconoscere che un meno di un anno sono stati
oltre 7.700 gli interventi tra messa in sicurezza delle scuole,
riqualificazione completa, nuove costruzioni, manutenzione e ripristino
funzionale.
Ceripnews.it