Parte la
mobilitazione dell’USB per costringere la Pubblica Amministrazione a
saldare i propri debiti con i docenti precari, a partire dal pagamento
delle ferie non godute. Fondamentale contrastare questa vera e propria “appropriazione indebita” che
costituisce, oltre ad un atto illegittimo e dannoso per migliaia di
precari, un attacco a tutto il sistema dei Contratti Collettivi di
Lavoro. Se oggi infatti riescono a colpire una parte dei precari,
presto sarà la volta di tutti i docenti che si potrebbero vedere
sottratti pezzi di stipendio, magari corrispondenti ai periodi di
sospensione delle lezioni.
Ricordiamo che governo e sindacati complici stanno smuovendo le
montagne per cercare di rinnovare il contratto nella sola parte
normativa, col chiaro scopo di far entrare a pieno titolo la legge
Brunetta e la logica della “demeritocrazia”, già proposta dal
vergognoso accordo del dicembre scorso sugli scatti d’anzianità
(ricordate l’art. 3?).
Il Decreto Istruzione, appena approvato, da un lato sbandiera 27000
immissioni in ruolo sul sostegno e un piano triennale di 69000
immissioni in ruolo ma chiede ai precari di pagarselo con i propri
soldi. Il varo del piano triennale di assunzioni è legato ad una
speciale sessione negoziale (CGIL,CISL,UIL saranno pronti alla firma
per il "bene dei lavoratori")con cui vi è la chiara volontà di assumere
ill personale e mantenerlo per 8 anni con lo stipendio bloccato a circa
1.200 euro al mese, inferiore a quello che docenti e Ata percepiscono
oggi da precari, in quanto una volta assunti in ruolo, con l'aumento
delle trattenute fiscali e previdenziali vi è una flessione
"fisiologica" dello stesso.
Sarà poi la volta di far ingoiare magari l'aumento dell'orario di
lavoro a parità di salario, mentre di adeguamenti dello stipendio
proprio non se ne parla; i nostri soldi sono già stati sacrificati
sull'altare dei bisogni degli speculatori finanziari.
E' giunto il momento di avviare una vertenza sulla questione ferie ed
aprire una discussione nei luoghi di lavoro per dire che ormai governi
e sindacati complici "fanno scuola" con "furti e ricatti" ai danni dei
lavoratori.
palermo.scuola@usb.it