La Gilda degli Insegnanti denuncia due casi gravissimi di Dirigenti scolastici che, sebbene abbiano avuto problemi anche giudiziari e abbiano compiuto pesanti irregolarità, restano al loro posto, nell’inerzia dell’Amministrazione scolastica. I due casi, entrambi già segnalati al Ministro, riguardano due scuole agli estremi d’Italia: l’ISIS di Lissone (MI) ed il Liceo “Bisazza” di Messina. Nell’Istituto di Lissone imperversa un Dirigente Scolastico che è contestato da tutte le componenti scolastiche ed al quale da due anni vengono attribuiti fatti di estrema gravità, comprese violenze verbali e fisiche: - minacce ed intimidazioni a docenti e personale amministrativo; - aggressioni e pestaggio di un alunno; - irregolarità didattiche ed amministrative. Nella scuola lombarda il personale è sceso anche in sciopero, appoggiato dalle famiglie e dal Comune. Gli appelli al Ministro da parte del Consiglio d’Istituto, delle RSU, del Collegio dei docenti, sono rimasti senza esito. A Messina, Liceo Bisazza, la Dirigente scolastica, rinviata a Giudizio per falso e truffa, resta al proprio posto di comando e vengono denunciate ritorsioni e minacce di vario genere nei confronti del personale scolastico che ha testimoniato. Entrambi i casi sono stati anche riportati dai giornali locali. Chiariamo subito che lo scopo della nostra denuncia non è demonizzare la categoria dei Dirigenti scolastici, composta per la gran parte da persone corrette ed operose. Intendiamo, invece, portare all’attenzione dell’opinione pubblica lo scandalo di un’amministrazione che sembra essersi spogliata di ogni potere di controllo nei confronti dei Dirigenti scolastici. Come è possibile, infatti, che un Governo abbia autorizzato l’ eliminazione di qualsiasi sanzione disciplinare in un contratto di dipendenti dello Stato, quale quello dei Dirigenti scolastici, conservandola in quelli di tutti gli altri ? E’ accettabile che non vi sia più alcun tipo di rimedio gerarchico agli errori, inevitabili, di un funzionario ? Sarebbe questa l’ autonomia ? A noi pare solo un’intollerabile situazione di abdicazione dei poteri dello Stato. Il Ministro Fioroni, pronto ad intervenire sul bullismo e sulla disciplina dei docenti, resta indifferente davanti a pesanti situazioni, molto nocive per la qualità dell’istruzione,che riguardano la dirigenza ? La Gilda degli Insegnanti si attende dal Ministro della Pubblica Istruzione una risposta immediata ai due casi denunciati ma soprattutto auspica l’apertura di un dibattito serio sui sistemi di controlli ai quali la Pubblica Amministrazione non può rinunciare. L’ autonomia scolastica su cui molto affidamento si fa non può essere così fraintesa e trasformarsi in una sorta di anarchia, che demotiverebbe alquanto il senso civico di cittadini e docenti.
Roma, 2/2/2007 IL COORDINATORE NAZIONALE (Rino Di Meglio)