Assunzioni, delusi i precari:
ci aspettavamo iniziative di sinistra .
di Alessandro Giuliani La Tecnica della Scuola del 12/7/2006
“Da questo esecutivo ci aspettavamo iniziative diverse, come la lotta per qualche evasore in meno e qualche educatore in più”, ha detto Gianfranco Pignatelli presidente nazionale dei Comitati Insegnanti Precari. La protesta dell’Associazione nazionale arriva dopo che nelle scorse settimane tutti i sindacati si erano rivolti al Ministro Fioroni esprimendo forti segnali di preoccupazione per la mancata attuazione del programma elettorale del Centro-Sinistra.
“Ancora una volta sulle attese e le aspettative legittime dei precari si perpetra una politica miope e di basso profilo giustificata, goffamente, dal consueto vorrei ma non posso, per i buoni propositi e le scarse risorse. Eppure da questo esecutivo ci aspettavamo iniziative diverse, magari di sinistra, come la lotta per qualche evasore in meno e qualche educatore in più”. La delusione di sindacati e associazioni di insegnanti è espressa senza giri di parole da Gianfranco Pignatelli presidente nazionale dei Comitati Insegnanti Precari.presidente nazionale
La protesta dell’Associazione nazionale arriva dopo che nelle scorse settimane tutti i sindacati – dai Confederali allo Snals, ma anche la Gilda, che ha incontrato il viceministro Bastico presentando una specifica proposta, passando naturalmente per i Cobas, che hanno già proclamato uno sciopero per il mese di ottobre, e una lunga serie di associazioni e comitati di insegnanti precari – si erano rivolti al Ministro dell'Istruzione Giuseppe Fioroni: all’unisono sono stati espressi forti segnali di preoccupazione per la mancata attuazione del programma elettorale del Centro-Sinistra sul fronte della scuola ed in particolare per il mancato ampliamento del contingente da immettere in ruolo per l’anno scolastico 2006/07. I rappresentanti sindacali dei docenti hanno sperato sino all’ultimo momento che il tetto delle 20.000 assunzioni a tempo indeterminato, stabilito nel 2005 dall’ex ministro Letizia Moratti, venisse perlomeno maggiorato con qualche migliaio di posti in più. I più ottimisti si erano anche sbilanciati sperando in un cambio di politica radicale attraverso l’approvazione di un piano pluriennale per l’immissione in ruolo su tutte le oltre 60.000 cattedre vacanti e disponibili.
La realtà, con cui si è dovuto confrontare il ministro dell’Economia Padoa Schioppa, è stata però il confronto del nuovo esecutivo politico con l’esiguità delle risorse economiche. Una scarsità di fondi che ha costretto il nuovo Governo - lo stesso Ministro Fioroni nei giorni scorsi ha parlato di “un buco di risorse più grande di quanto si pensasse” - a non andare oltre il programma di assunzioni stabilito dalla vecchia legislatura: 20.000 assunzioni entro il prossimo 31 luglio e appena 10.000 nel 2007.
Così sindacati e associazioni hanno espresso tutta la loro delusione. Per il Cip il nuovo esecutivo politico confermerebbe però solo “il perdurare della deprecabile consuetudine bipartisan di varare provvedimenti di grande impatto mediatico e scarso effetto pratico”. Per i sindacati si poteva fare di più: “la maggioranza di centro-sinistra, dopo mesi di ingannevoli annunci elettorali, si è limitata a confermare il contingente stabilito dal ministro Moratti. Ne deriva – conclude la nota dei Comitati Insegnanti Precari - che il proposito di sconfiggere il precariato con la copertura delle cattedre disponibili è stato cassato dall’agenda governativa o rimandata sine die in danno, come sempre, della continuità didattica e della qualità della scuola pubblica”