Che la robotica educativa sia pienamente inserita
nei programmi delle scuole italiane, è ormai evidente e che le scuole
siciliane si distinguano per professionalità e competenza degli
studenti è accertato dai successi ottenuti negli ultimi anni nelle
competizioni nazionali. Questa metodologie, infatti, permette ai
bambini e ai ragazzi di diventare protagonisti attivi, avvicinandosi in
modo efficace ed efficiente alla robotica, ma anche di
approcciarsi alla programmazione informatica e all'apprendimento delle
materie STEAM (Science, Technology, Engineering and Math),
nonché di approfondire il pensiero computazionale.
Ed è infatti proprio con questo obiettivo che
180 team provenienti dalle diverse regioni italiane e circa
un migliaio di studenti e di docenti hanno partecipato alla finale
nazionale della RoboCup junior a Trento dall'11 al 14 aprile.
Giorni difficili ma emozionanti per i ragazzi della quarta L del
Marconi di Catania, Daniele Fazio, Andrea Nicolosi, Giuseppe Cosentino,
Gabriele De Martino e Matteo Stimoli, che accompagnati dal
professore Maurizio Bruno, hanno preso parte alla competizione
strappando un meritatissimo terzo posto per la sezione Rescue Maze.
Il robot progettato si muove dentro un labirinto senza uscite che
rappresenta idealmente una zona a rischio, come un palazzo in fiamme o
un edificio terremotato, programmato per individuare le zone rosse dove
potrebbero esserci vittime. Ricalcando le orme di Teseo alla ricerca
del Minotauro, il robot doveva individuare fonti luminose, di
suono e di gas. Insomma si è trattata di una manifestazione che
ha lo scopo di diffondere nei giovani l'insegnamento e la pratica
della robotica, la capacità di programmare dei robot "intelligenti",
che possano aiutare l'uomo in situazioni estreme. Quattro le categorie
nelle quali competere: Rescue, Rescue Line, Rescue Maze OnStage. I
vincitori della gara nazionale andranno in Canada per i mondiali,
mentre la squadra dell'istituto catanese, terza classificata, disputerà
la gara europea.
E mentre un gruppo di studenti si trovava a Trento un altro si
preparava a partire per Roma per prendere parte alla dodicesima
edizione della RomeCup che si è conclusa il 18 aprile alla Protomoteca
del Campidoglio, l'evento nazionale di robotica promosso
da Fondazione Mondo Digitale e ospitato quest'anno
dal Campus Biomedico di Roma, che ha visto 5000 studenti di tutta
la penisola impegnati in contest a tema sulla robotica. A partecipare
ai contest sono stati 145 team di 45 scuole divise in 4 paesi (Croazia,
Italia, Malta, Slovacchia), che si sono sfidati nelle 9 categorie in
gara. E anche a Roma gli studenti dell' l'ITI Marconi della
quinta I, Molino Giuseppe Nicolosi Luca e Nigro Lorenzo,
accompagnati dalla prof. Maria Teresa Sorrenti, hanno allestito uno
stand nell'area dimostrativa con un prototipo dal nome "Pill-Duino".
Si tratta di un dispenser di farmaci in pillole e/o flaconcini gestito
da una scheda a microcontrollore Arduino e realizzato in legno
compensato, con un carrello recuperato da una vecchia stampante. Il
prototipo ha lo scopo di aiutare nell'assunzione quotidiana dei
medicinali coloro che hanno problemi di memoria o di
mobilita'.Un robot amico insomma, nel nostro futuro e tra vent'anni,
dicono scienziati e futurologi, i robot diventeranno
una presenza costante nella nostra vita, e in certi casi anche la
nostra unica salvezza.
Lucia Andreano (docente ITI G.
Marconi)