Il personale ATA,
cioè il personale tecnico-amministrativo che lavora nelle segreterie,
tiene aperti i laboratori e vigila sugli studenti negli ultimi otto
anni ha visto una riduzione sempre progressiva dei propri organici: i
tagli sono cominciati nel 2009 con l'ex ministro Tremonti e sono
proseguiti nel 2015 con la legge di stabilità che ha introdotto,
peraltro, un taglio sulle supplenze brevi. I tagli lineari
somministrati alla scuola statale stanno avendo ripercussioni negative
immani. I carichi di lavoro - che più volte USB Scuola ha denunciato -
sempre crescenti non implicano solamente un aggravio di lavoro per il
personale ATA, ma una lenta e progressiva volontà di ridurre la qualità
del servizio offerto ai cittadini.
Quando gli uffici e le segreterie scolastiche non rischiano ricorsi e
procedimenti amministrativi per la difficile gestione della mole di
lavoro da affrontare ogni giorno, i lavoratori della scuola devono far
fronte anche a richieste incommensurabili provenienti dallo stesso
Ministero dell'istruzione che non tiene conto delle condizioni di
lavoro di queste risorse umane giunte ormai allo stremo delle forze.
Nel corso di questo ultimo mese di giugno le segreterie scolastiche
hanno dovuto fronteggiare gli esami di Stato, l'aggiornamento delle
graduatorie ad esaurimento, l'aggiornamento delle graduatorie di
circolo e d'istituto e a breve affronteranno anche le assegnazioni
provvisorie e le utilizzazioni. Mentre i carichi di lavoro aumentano a
dismisura, negli ultimi otto anni si registrano perdite di posti pari a
46.520 unità di personale ATA.
La situazione è diventata realmente insostenibile, occorre stabilizzare
e assumere personale fin dal prossimo settembre 2017 su tutti i profili
ATA senza ricorrere ai finti effetti tampone con le esternalizzazioni
dei servizi. L'aver prorogato le graduatorie di istituto al periodo dal
14 al 25 luglio, infine, non è una soluzione accettabile; i docenti
avranno 10 giorni in meno per poter compilare il modello B, le scuole
ritarderanno ulteriormente l'emanazione delle graduatorie definitive e
questo avrà una conseguenza sensibile sui contratti che le istituzioni
scolastiche dovranno stipulare a inizio anno scolastico. Ovviamente le
conseguenze negative di questo caos saranno inevitabili anche per gli
studenti e il diritto allo studio.
E' davvero incredibile che il Ministero dell'Istruzione preferisca
prorogare e rinviare le date delle operazioni, dando ascolto a quei
sindacati gialli abituati a strappare vittorie di Pirro, piuttosto che
gestire realmente la situazione avviando un piano di stabilizzazioni e
di assunzioni su tutti i profili del personale ATA. Una scuola statale
di qualità non può fare a meno di organici proporzionati alla
popolazione scolastica e ai carichi di lavoro. Bisogna investire e
valorizzare le risorse umane nella scuola consentendo a tutti di
svolgere al meglio le proprie funzioni, con assunzioni e aumenti
salariali dignitosi.
scuola@usb.it