Il
21 Marzo è la giornata nazionale dedicata alle Vittime della mafia:
come premesso dal Prefetto Dott.ssa Silvana Riccio, "in coincidenza con
l’avvio della primavera, le coscienze rifioriscono e l'impegno si
ripropone più combattivo". E perchè il ricordo non sia retorico, il
Liceo "G. Galilei" di Catania, anche quest'anno, ha voluto costruire un
percorso di senso sulle tematiche dell'etica, della lotta al crimine,
della prevenzione del disagio giovanile e del ricordo dei simboli del
contrasto alle mafie. Nell'Aula Magna dell'Istituto ha preso forma una
mattinata densa e costruttiva: grande energia di intelletti,
sensibilità ed esperienze si sono attivate in modo trasversale, per
contribuire con gli studenti alla costruzione di un dialogo intrecciato
di racconti, domande e risposte.
Ospiti e relatori della prima parte del Seminario, insieme al Prefetto
di Catania, sono stati il Dott. Salvatore Campo, Presidente
dell’A.SI.A.(Associazione Siciliana Antiracket), il Dirigente
dell’Ufficio Scolastico di Catania Dott. Emilio Grasso ed il Presidente
dei Giovani industriali della Sicilia Silvio Orlando, l’Avv. Lino
Barreca, l’On. Prof. Giuseppe Berretta.
Nel corso del dibattito si è ufficializzata la proposta di un “rating
di legalità” per l'attribuzione di "stellette" alle piccole e medie
imprese sane ed in regola con tasse, stipendi e contributi; da
qui, il richiamo a sviluppare la consapevolezza del consumo critico e
del principio di responsabilità, per raccontare che la mafia si è
evoluta diversificando le proprie modalità operative di penetrazione
nel mercato. Le mafie creano e consolidano condizioni di bisogno,
ignoranza ed arretratezza, che sono terreno fertile per illecite
iniziative.
Nella seconda parte, in cui sono stati moderatori gli studenti del
Programma I LEGALI del Galilei, guidati dalla Referente prof.ssa
Mariangela Testa, ci si è intrattenuti sugli strumenti politici,
normativi e giudiziari di contrasto alle mafie e al crimine
organizzato sul piano internazionale.
Ripartendo a trattare della piaga dell'estorsione e del ruolo di
sostegno delle associazioni antiracket, poi, il dibattito si è spostato
sulla filosofia del Diritto e sulla battaglia contro qualunquismo,
indifferenza e zona grigia in cui attecchisce l'anti-Stato mafioso.
È stata una chiaccherata vivace e di qualità tra palco e platea gremita
di studenti, quella che il Dott. Roberto Di Palma (Sostituto
Procuratore presso il Tribunale di Reggio Calabria) ed il Dott. Angelo
Costanzo (Giudice presso la VI Sezione Penale della Corte di
Cassazione) hanno animato, raccontando ai ragazzi le loro
esperienze personali e professionali, insieme al Sig. Giovanni
Santonocito (vittima di mafia) e a Vincenzo Messina, rappresentante
dell'Associazione di volontariato Nuova Acropoli.
La campana delle 13.00 ha segnato la conclusione della giornata e
lasciata aperta la porta principale all'impegno civile, con la promessa
di ritrovarsi presto, prestissimo.
gabchisari@gmail.com