La legge
di Bilancio conferma lo sgravio contributivo per le imprese che
assumono, a tempo indeterminato o in apprendistato, studenti, che hanno
svolto periodi di alternanza (se di scuola) o tirocini curriculari (se
universitari).
La norma
L’incentivo scatta per contratti sottoscritti dal 1° gennaio 2017 al 31
dicembre 2018, e consiste in un esonero, per tre anni, dal versamento
dei complessivi contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro,
con esclusione dei premi e contributi dovuti all’Inail, nel limite
massimo di un importo pari a 3.250 euro su base annua. Lo sgravio
arriva a condizione che l’assunzione si concretizzi entro 6 mesi
dall’acquisizione del titolo di studio (serve aver svolto presso il
medesimo datore di lavoro) un periodo di “formazione on the job” almeno
pari al 30% delle ore complessivamente previste. Il medesimo incentivo
si applica anche alle imprese che stabilizzano apprendisti di primo
livello (a condizione, anche qui, di aver conseguito il titolo di
studio).
Più posti in organico di diritto
La legge di Bilancio conferma pure la stabilizzazione dei 25mila posti
(stima Miur) di posti oggi conteggiati in organico di fatto (e quindi
coperti con un supplente). A tal fine nascerà un fondo con una
dotazione di 140 milioni di euro per l’anno 2017 e 400 milioni a
decorrere dall’anno 2018, da destinare, appunto, all’incremento
dell’organico dell’autonomia. L’incremento della dotazione avviene in
misura corrispondente ad una quota di posti derivanti, in applicazione
dei vigenti ordinamenti didattici e quadri orari, dall’accorpamento
degli spezzoni di orario aggregabili fino a formare una cattedra o un
posto interi, anche costituiti tra più scuole.
Paritarie
Da gennaio raddoppia il contributo per le scuole paritarie che
accolgono alunni disabili: da 12,2 milioni si passa a 24,4 milioni
annui. Arrivano poi 25 milioni in più per le materne paritarie al fine
di ridurre le rette. Si innalza anche il tetto di spese detrabili per
la frequenza delle paritarie: da 400 euro si sale a 640 euro
quest’anno, 750 euro nel 2017 e 800 euro dal 2018.
Scuole belle
Nella manovra spazio anche al rifinanziamento del programma Scuole
Belle: per le operazioni di ammodernamento degli istituti scolastici, e
la salvaguardia occupazionale di oltre 10mila ex Lsu, la legge di
Bilancio proroga dal 30 novembre 2016 al 30 giugno 2017 l’intero
programma. Aggiungendo uno stanziamento di 128 milioni per l’anno 2017.
Claudio Tucci
Il Sole 24 Ore