Gli alunni del Majorana sono arrivati primi alla IV edizione del Premio
internazionale di Lettura dantesca tenutasi a Torino venerdì 13 maggio
2016. Di seguito il comunicato dei "Pelandroni della lanterna".
Di nuovo primi al concorso internazionale di Lettura dantesca, bandito
dall'Accademia della Crusca e dalla casa editrice Loescher. Per il
secondo anno consecutivo, i ragazzi del Liceo Scientifico Ettore
Majorana di Caltagirone volano a Torino per ritirare il riconoscimento
più prestigioso. A farglielo guadagnare, stavolta, un cortometraggio
intitolato E per insegna, una lanterna, in cui i ragazzi
rileggono il XXII canto del Purgatorio dantesco ambientandolo in alcuni
tra i luoghi più belli e significativi della Sicilia: la scalinata e il
presepe monumentale di Caltagirone, i Crateri Silvestri dell'Etna, le
gole dell'Alcantara, la biblioteca Ursino-Recupero di Catania, l'albero
che, a Palermo, ricorda il sacrificio di Falcone e Borsellino. A
consegnare il premio, nella cerimonia svoltasi alla scuola Holden di
Torino, il professor Claudio Marazzini, presidente dell'Accademia della
Crusca.
Significative le motivazioni di quella che la stessa giuria definisce
«una vittoria schiacciante»: i ragazzi del Majorana non hanno proposto
solo un canto recitato, ma «un vero e proprio cortometraggio, che a un
filo conduttore molto chiaro unisce ironia sorprendente, sforzo di
chiarezza interpretativa, richiami all'attualità». Molto apprezzate le
«trovate geniali» con cui gli studenti del Majorana hanno reinventato
il canto: la mountain bike con cui Dante, sempre più libero dal
peccato, scala leggero la montagna del Purgatorio; l'album delle
figurine Virgilio e i suoi eroi (figurine che nel video vengono
collezionate dal poeta latino Stazio, ammiratore dell'autore di Eneide
e Bucoliche); il misterioso albero rovesciato che, comparendo alla fine
del canto, dà lo spunto a una delle gag più divertenti del video; e
ancora il settimanale Familia Christiana, con il titolo rigorosamente
in latino, o la lanterna che fa da motivo dominante della narrazione.
Gli studenti del Majorana - che già l'anno scorso erano arrivati primi
con il video I pelandroni della montagna - hanno girato il loro
secondo cortometraggio durante le vacanze estive, senza perdere un'ora
di lezione e sostenendo i costi della produzione. E hanno devoluto i
mille euro del premio a Medici Senza Frontiere. Ad accompagnare a
Torino una folta delegazione del cast, il docente di Lettere (e per
l'occasione regista) Gianfranco Faillaci. A seguirli in tempo reale,
grazie a una diretta da loro stessi allestita su Facebook, molti studenti e professori del
Majorana, e non soltanto delle loro classi.
«È un bellissimo riconoscimento - hanno detto i ragazzi salendo sul
palco della premiazione - ma il vero premio del nostro lavoro è
l'insieme delle esperienze che siamo riusciti a vivere. Abbiamo
presentato un video leggero, ma dietro c'è un lavoro abbastanza
impegnativo. Un lavoro mai stancante, però, perché quando le cose si
fanno insieme la felicità vince sulla possibile stanchezza». A far da
sottofondo alle loro parole i lunghissimi applausi del pubblico, che si
è emozionato soprattutto vedendo scorrere sullo schermo le immagini
finali del video: «la chiusura intensa e commovente sull'albero Falcone
e Borsellino a Palermo».
Il Referente per la Comunicazione
Patrizia Liliana De Grandi