Il 28 agosto 2015, al
tavolo tecnico con il Miur, i sindacati avevano ottenuto dai funzionari
del Ministero dell’Istruzione una garanzia informale sulle proroghe
automatiche al 31 agosto dei contratti di supplenza degli ATA sui posti
vacanti. Occorreva solo attendere la definizione numerica del personale
soprannumerario delle ex province. Bene. I numeri sono definiti. Il 9
aprile scorso è scaduto il termine per indicare la preferenza di
destinazione. Il quadro degli organici è ormai in possesso del
Dipartimento Funzione Pubblica.
E’ ormai notizia ufficiale confermata che, a fronte di 1644 persone da
ricollocare, i Ministeri e la Presidenza del Consiglio dei Ministri
hanno messo a disposizione 1155 posti. I Comuni italiani hanno
comunicato altri 1500 posti vacanti. L’Inps ha indicato 193 posti
vacanti, gli enti pubblici non economici 153 posti, le Università 85
posti. Quindi il numero di posti in queste istituzioni è già superiore
al numero dei lavoratori da trasferire.
Quanti impiegati delle ex province avranno scelto la Scuola? Noi
pensiamo nessuno ma certamente, se anche ci fosse qualche unità, è
caduto completamente la motivazione fornita dal Governo che ha, di
fatto, bloccato immissioni in ruolo e limitato tutti i contratti di
supplenza su organico di diritto al 30 giugno.
A questo punto noi crediamo che i Sindacati debbano esigere con forza
le garanzie informali date dal Miur al tavolo tecnico del 28 agosto
2015 e debbano invitare tutti i dirigenti scolastici e l’Associazione
Nazionale Presidi verso un sollecito urgente delle proroghe anche per
garantire il buon funzionamento del servizio scolastico attraverso il
piano ferie estivo del personale.
Crediamo che entro la prossima settimana occorra pensare ad una forte
pressione dal basso per aiutare le decisioni ministeriali.
Ciardullidomenico.it