A cura dell’assessorato comunale alla Cultura di Motta
Sant'Anastasia sarà presentata sabato 13 febbraio, ore 17,00, al
castello Normanno, la tesi di laurea magistrale in “Storia e
Conservazione delle opere d’arte”, conseguita all’Università di
Bologna, dal titolo “Anastasia. Storia, Arte, Leggenda”, del mottese
Damiano Maccarrone, già in possesso di laurea triennale in “Lettere e
Beni culturali”, ottenuta all’Università di Urbino. Dopo i saluti del
sindaco Anastasio Carrà e dell’assessore alla Cultura Tommaso
Distefano, e gli interventi del presidente rione Maestri Dario Caruso e
del parroco della parrocchia S. Maria del Rosario don Salvatore
Petrolo, sarà lo stesso autore Damiano Maccarrone a illustrare, a mezzo
di power point, il contenuto della tesi dedicata alla Patrona di Motta
Sant’Anastasia, della quale si venera a Motta S.A. una reliquia
costituita da un pezzetto di osso della gamba.
Una Santa di origine romana, Sant’Anastasia, molto presente (anche nei
nomi di persona) dalla Grecia e dalla ex Iugoslavia sino alla Russia,
inconsueta per le nostre latitudini, martirizzata sul fuoco nel 304
d.C., sotto Diocleziano, a Sirmio, nell’Illirico, in Pannonia, attuale
Sremska Mitrovica in Serbia.
Una Santa detta la “Farmacolytria” per la sua cura e protezione degli
ammalati, ed eletta compatrona d’Europa per il suo abbracciare est ed
ovest del continente. Una Santa, infine, che vanta il singolare
privilegio di aver compiuto alcuni anni fa, nella raffigurazione di due
icone in stile bizantino, un viaggio benedicente attorno alla terra a
bordo della navicella russa Soyuz. Nell’ambito dell’evento è
prevista la proiezione del “corto” di 2,5 minuti di Nunzio Maccarrone
sulla festa grande di S. Anastasia del 2015.
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