Gli organi di
Alessandro Giani, sono stati trapiantati a dieci pazienti.
Aveva una grande passione per il ciclismo, ed era
"assessore allo sport" nel Consiglio Comunale dei ragazzi. "La
mia vita è un dono per gli altri", "My live is a grift for hoters"
l'espressione che il piccolo Nicholas Green ha scritto sul suo diario
si è avverata anche in questo Natale ed il giovane Alessandro Giani è
diventato anch'egli "eroe" e campione di vita e di donazione.
Grazie al gesto di generosità dei genitori di Alessandro che hanno
deciso di donare gli organi del figlio, dieci persone potranno vivere
una vita normale e sana. Il cuore di Alessandro, dopo l'espianto, ora
batte nel petto di un 17enne di Torino.
Un gesto rimarcato nella mattinata di sabato dal parroco di Cassano
Magnago don Gabriele Gioia.
Anche grazie alla sua passione per lo sport Alessandro era entrato a
far parte del Consiglio Comunale dei Ragazzi di Cassano Magnago, anche
dopo la fine del "mandato" nei giorni scorsi aveva partecipato
all'inaugurazione del campetto da calcio in sintetico. «Era un grande
amante dello sport, era in quell'ambito e anche nell'attenzione
all'ambiente che aveva dimostrato il suo interesse e la sua curiosità.
Anche quella era stata un'esperienza che aveva vissuto con maturità»
dice ancora il sindaco Nicola Poliseno che conosceva bene
Alessandro.«La sua famiglia è molto attiva, artigiani ma anche
molto attivi in città e nell'associazionismo. Quel che è successo ha
sconvolto tutta la città, quasi non ci credevamo. La decisione della
famiglia di donare gli organi è una ulteriore dimostrazione di rispetto
per la figura umana, così ha dato speranza ad altre persone. In questo
momento non possiamo che affidarci a qualcosa di più grande, sperando
che possa lenire il dolore della famiglia, in un periodo così
particolare come è il Natale».
Alessandro e i suoi amici sarebbero entrati nell'area della ex Mayer di
Cairate, per esplorare l'antica cartiera abbandonata da anni,
spinti dal gusto per l'avventura. Per una disattenzione il ragazzo,
mentre si muoveva sul tetto, non ha notato un buco che un tempo serviva
per smistare la cellulosa da un piano all'altro, e ha compiuto un volo
di 6 metri. Alessandro era residente a Cassano Magnago, faceva parte
anche del consiglio comunale dei ragazzi ed era un corridore juniores
di ciclismo. Ora la sua corsa continua avendo dato vita ad altri 10
giovani che hanno ricevuto per Natale il dono degli organi per
continuare a vivere.
Il coordinamento dei Consigli comunali dei Ragazzi della provincia di
Catania si unisce al dolore della famiglia e dell'intera cittadinanza
di Cassano Magnagno, lodando il gesto ammirevole dei genitori e
ricordando Alessandro come modello di impegno civico. La sua è una
lezione di vita che lascia il segno e dura nel tempo. Quanti hanno
ricevuto gli organi di Alessandro lo fanno rivivere e non solo nella
memoria, bensì nella storia del progresso civile e della cultura
della donazione.
Giuseppe Adenò
g.aderno@alice.it