Due
sogni del ministro Stefania Giannini:
- al convegno promosso da Il sole 24 ore sugli Stati generali della
cultura [29/10/15] in cui sono stati affrontati i temi de "La buona
scuola", e-book e coding: "L'Italia deve essere il punto di riferimento
culturale per l'Occidente e avere una scuola che sia il presupposto
irrinunciabile di questa visione";
- presentando il Piano Nazionale Scuola Digitale [27/10/15], che si
tratta di "Un progetto che vuole riposizionare il sistema educativo
italiano in un contesto internazionale in cui il digitale è un elemento
pervasivo .. e che rappresenta un significativo investimento culturale
e umano rivolto a tutto il personale scolastico, chiamato ad
abbracciare le sfide dell'innovazione: metodologico-didattiche per i
docenti, organizzative per i dirigenti scolastici e il personale
amministrativo".
Il traguardo auspicato: attribuire alla scuola il compito di far
assurgere l'Italia a modello culturale per tutto l'occidente.
Un'intenzione lodevole, demolita dalle scelte compiute: un modello è
una rappresentazione semplificata della realtà, realizzato in funzione
di uno scopo.
Il paragrafo 7 della legge 107/15, che enuncia le finalità del sistema
scolastico, è un inequivocabile sintomo di un disorientamento assoluto,
della mancata definizione del risultato atteso: meno del 50% degli
obiettivi elencati è atto a orientare l'attività delle scuole. Un
errore di gravità incommensurabile, foriera di confusione e
d'ingovernabilità. Disorientamento che traspare anche dai commenti alla
legge di riforma, centrati sulla gestione del personale: la strategia
d'intervento non è considerata elemento qualificante!
Il traguardo auspicato: "Riposizionare il sistema educativo italiano in
un contesto internazionale in cui il digitale è elemento pervasivo".
Gli aspetti finanziari, la disponibilità di risorse sono gli aspetti
focalizzati: la necessaria astrazione, essenziale per far evolvere la
visione digitale verso la cultura informatica è assente.
Si rimane ancorati al presente a discapito di una visione di lungo
periodo
[In rete La scuola regredisce. Dal Piano Nazionale Informatica al Piano Nazionale
Scuola Digitale]
Il traguardo auspicato: "Abbracciare le sfide dell'innovazione:
metodologico-didattiche per i docenti, organizzative per i dirigenti
scolastici".
Si abdica, si sfugge dalle proprie responsabilità.
Organizzazione e didattica sono aspetti interconnessi e gerarchicamente
strutturati: prima si definiscono finalità, sistema decisionale, forme
d'analisi degli scostamenti esiti attesi .. risultati ottenuti e, solo
successivamente, si affrontano le questioni dell'insegnamento.
"La buona scuola" non ha affrontato razionalmente la questione: ha
calpestato i dettami delle scienze dell'organizzazione. Decentra,
affida a terzi scelte che, per il sistema scolastico nazionale, sono
vitali.
[In rete http://www.edscuola.it/archivio/ped/organizzare.pdf].
Enrico Maranzana
zanarico@yahoo.it