Esclusi dalla riforma
della Buona scuola nonostante gli oltre 2mila euro di tasse e
nonostante il concorso pubblico superato. Ora, gli abilitati con il
secondo ciclo del TFA (Tirocinio Formativo Attivo), sono discriminati
anche nelle graduatorie per le supplenze. Il percorso abilitante alla
professione di docente terminato il mese di luglio scorso e avrebbe
dovuto garantire la precedenza almeno per le chiamate temporanee, ma in
molte realtà la regola non viene rispettata per un difetto di
comunicazione. "Molte scuole", spiega uno dei responsabili del
coordinamento TFA II ciclo, Daniela Servello, "stanno procedendo con le
convocazioni senza tenere conto della precedenza di chiamata alla quale
gli abilitati TFA hanno diritto". Una precedenza garantita tanto dal
bando che istituiva il secondo ciclo del Tirocinio Formativo Attivo
quanto dal Decreto n. 326 del 2015 col quale il MIUR (Ministero
dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca), all'art.1, afferma:
"Il titolo di abilitazione è titolo di precedenza assoluta per
l'attribuzione delle supplenze (...) A tal fine, gli interessati
presentano domanda per via telematica".
Una domanda che, a quanto pare, le scuole non stanno tenendo in
considerazione, a giudicare dalle molte segnalazioni che da tutta
Italia pervengono ai coordinatori del secondo ciclo del TFA: "Le
segreterie didattiche - spiega un altro dei responsabili del
coordinamento, Fabio Bertero - stanno procedendo con le convocazioni,
ignorando del tutto il Decreto Ministeriale n. 326 del 2015 e
assegnando incarichi a docenti non abilitati, lasciando a casa gli
abilitati selezionati e formati attraverso il secondo ciclo del TFA".
Un Tirocinio, questo per l'abilitazione all'insegnamento, costato
sacrifici ai nuovi professori, sia dal punto di vista del costo di
partecipazione (che si aggira intorno ai 2.500 euro) che da quello
dell'impegno in termini di studio e tempo dedicato al corso.
I responsabili del coordinamento TFA II ciclo chiedono pertanto al MIUR
e agli organi competenti "di procedere tempestivamente con una
comunicazione ufficiale alle istituzioni scolastiche, affinché per le
convocazioni disponibili si tenga conto di quanto previsto dall'attuale
normativa vigente". Un problema, dunque, di comunicazione tra il MIUR e
le scuole deputate a organizzare le convocazioni per i nuovi professori
abilitati col TFA. A confermarlo ulteriormente è una nota dell'USR -
Ufficio Scolastico Regionale - del Veneto, nella quale si legge che per
l'anno scolastico "2015/16 le nomine di supplenza dovranno essere
conferite, in via provvisoria, fino all'avente titolo, utilizzando le
graduatorie attualmente in vigore", nessuna precedenza per i neo
abilitati dunque.
Nel frattempo il MIUR, interrogato sulla questione da
ilfattoquotidiano.it, replica affermando: "Noi abbiamo fatto una serie
di azioni tese a risolvere questa situazione, ma per via della riforma
Buona Scuola abbiamo avuto delle sovrapposizioni. Alle scuole sta
arrivando la comunicazione, stiamo risolvendo in tempi più rapidi
possibili". Nel frattempo però più di qualcuno tra i neo abilitati teme
di venire scavalcato dai non aventi diritto alla convocazione, ragion
per cui, sostituendosi di fatto agli organi competenti, i nuovi
professori hanno stilato una lettera che, proprio in queste ore, stanno
inviando alle segreterie delle scuole e che comunica sia l'avvenuta
acquisizione del titolo abilitante che il diritto acquisito alla
precedenza assoluta nella convocazioni per le supplenze scolastiche.
Fabrizio Basciano -
Ilfattoquotidiano.it