Monta la
protesta nel mondo della scuola. Da un lato lo scontro sulle 1430
cattedre di sostegno, dall'altro i precari che contestano la riforma
Renzi e chiedono le dimissioni del sottosegretario all'Istruzione
Davide Faraone. E poi i professori, esclusi in extremis dalla prova
scritta prevista dalla sanatoria in corso per coloro che furono
bocciati al concorso a preside del 2004. Le maestre stamattina hanno
protestato davanti alla sede dell'ex provveditorato. Di ruolo da anni
al Nord, chiedono di potere rientrare in provincia di Palermo, anche
per un solo anno. Perché, com'è avvenuto lo scorso anno, non sarà
possibile assegnare tutte le cattedre disponibili di sostegno ad
altrettanti docenti di ruolo che hanno chiesto l'assegnazione
provvisoria da fuori provincia o a precari in possesso del titolo di
specializzazione. In quanto nelle graduatorie ad esaurimento è presente
un numero insufficiente di supplenti forniti del titolo di sostegno. E
le cattedre rimanenti potrebbero andare a supplenti di scuola comune
senza titolo, che per la Buona scuola di Renzi non rientrano tra i
beneficiari della assunzioni. Ma chi dal Nord ambisce a ritornare in
Sicilia sostiene che, tra docenti senza titolo di sostegno, loro che
sono di ruolo avrebbero più diritto dei precari. Contemporaneamente,
davanti all'alberghiero Piazza di corso Dei Mille, si sono dati
appuntamento una decina di prof bocciati al concorso a preside del 2011
che sono stati esclusi dalla sanatoria prevista dalla Buona scuola di
Renzi. E sulla riforma monta la protesta. Oltre 1.500 le mail con
richieste di dimissioni del sottosegretario all'Istruzione Davide
Faraone sono state raccolte in dieci giorni dal coordinamento dei
precari che contesta la riforma della buona scuola e in particolare il
sistema dell'assegnazione delle cattedre. A corredo della richiesta di
dimissioni vi sono storie di famiglie che si separano, di madri
costrette a dividersi dai propri figli e di moltissimi precari "per i
quali la stabilizzazione rischia di trasformarsi in un incubo invece di
rappresentare la speranza di un futuro migliore". "Siamo stanchi delle
prese in giro del Miur - si legge in una nota del coordinamento che
chiede le dimissioni di Faraone - rispetto alle tante promesse
fatte per cercare di trovare una soluzione ad oggi abbiamo solo il
countdown innescato e le valigie pronte. Avevamo creduto in Renzi e
nella sua riforma ma dobbiamo ricrederci. Per questo abbiamo chiesto le
dimissioni di Faraone".
Salvo Intravaia - Repubblica.it