"Le
Acli han
settant'anni e più le guardo e più mi sembran belle".
Il Patronato ACLI (Associazione Cristiana Lavoratori Italiani) in
occasione del 70° anniversario della fondazione ha rilanciato un
messaggio di ripresa e di sviluppo del Mezzogiorno alimentato dalla
giustizia sociale. Alla luce del messaggio-monito di Papa Francesco ai
cattolici, "State nel mondo" e cercate il bene della casa comune a
vantaggio di tutti nel rispetto della giustizia sociale, sono stati
celebrati il convegno nazionale sul tema "Fame e sete di giustizia
Disuguaglianza, guerre e grandi migrazioni verso l'Europa" e il
convegno regionale a Catania, presso l'Hotel Nettuno rinnovando le tre
fedeltà che hanno caratterizzato negli anni il movimento: democrazia,
chiesa e lavoro.
Il ricordo dell'incontro con Papa Francesco e l'impegno di fedeltà
verso i poveri hanno fatto eco in tutti gli interventi e la dottrina
sociale della Chiesa appare sempre più attuale e urgente per lo
sviluppo della società.
Il convegno promosso dal presidente di Acli Sicilia e vicepresidente
nazionale, Santino Scirè, sul tema "Ridurre le disuguaglianze: il
percorso dell'azione sociale e politica" ha visto la partecipazione del
presidente delle Acli nazionali Gianni Bottalico, di Paola Villa,
consigliere nazionale,del presidente della Regione Sicilia, Rosario
Crocetta, di Carlo Borgomeo, presidente Fondazione Con il Sud e del
Sindaco di Catania, Enzo Bianco.
Sono intervenuti nel dibattito Franco Luca, presidente Acli Catania, il
magistrato Marisa Acagnino, Giuseppe Lupo, vice presidente
dell'Assemblea regionale siciliana, Nunzia Catalfo, senatrice del
Movimento 5 Stelle, Giulio Seminara, coordinatore Giovani Acli, Giorgio
Cappello, Presidente piccola Industria Confindustria Sicilia, I
lavori sono stati moderati dal giornalista Daniele Lo Porto, direttore
di SiciliaJournal.it.
Nel corso del convegno è stata illustrata la proposta di legge per i
giovani pensionati, per salvaguardia dell'art. 38 della Costituzione, a
garanzia del minino vitale, prevede assegni ordinari per
l'invalidità e le pensioni anche di riversibilità per i disabili.
Leggere gli eventi nell'ottica della giustizia sociale, ha detto il
presidente Bottalico significa cambiare rotta e operare per superare la
povertà e garantire serenità e lavoro per tutti. Quanto accaduto in
Grecia diventa lezione e monito per tutte le nazioni ed occorre quindi
una reale responsabilità politica nell'affrontare le questioni per
risolverle
Nel suo appassionato intervento Carlo Borgomeo ha detto: "La verità è
che siamo abituati a vedere il sociale come un aspetto da considerare
solo dopo aver garantito i livelli economici. Bisogna invece
convincersi che la precondizione per proseguire è il rafforzamento del
capitale sociale". La senatrice Nunzia Catalfo ha illustrato le basi
del disegno di legge sul reddito di cittadinanza, snocciolando dati e
percentuali sulla sua sostenibilità ed applicabilità in concreto,
mentre Giuseppe Lupo ha sottolineato la necessità che le risorse
comunitarie vengano impiegate per investimenti all'insegna di un Sud
produttivo e non impelagato con la trappola assistenziale.
"Siamo stanchi di parlare di legalità" ha detto il magistrato Marisa
Acagnino strappando l'applauso più forte alla platea, se alle parole
non seguono i fatti e la realtà sociale della città di Catania, le sue
periferie ghettizzate, presentano una brutta fotografia non solo
estetica, ma ancor più aggravata dalla criminalità minorile e dal
disagio sociale
Il presidente di Acli Sicilia, Santino Scirè, ha ricordato il
percorso che le Acli hanno fatto in questi anni, all'insegna del
dialogo con il mondo dell'impresa, nel rispetto della propria identità
e sempre in vista di una possibile collaborazione verso gli obiettivi
comuni.
La prospettiva dell'impegno di volontari ACLI in politica apre un nuovo
percorso alla storia del movimento che ha posto solide radici nel
territorio con i suoi molteplici e articolati servizi.
La "carta di Catania" annunciata dal sindaco Bianco sulla mobilità
sostenibile necessita di operatori attenti e sensibili, formati al
senso del bene comune.
A chiudere i lavori è stato il presidente della Regione siciliana,
Rosario Crocetta, che ha sottolineato come ancora oggi la Sicilia viene
descritta come l'anomalia del mondo.
L'atavica carenza di strutture di base e di infrastrutture che la Nord
sono diffuse, rende sempre più povera una realtà sociale che stenta a
decollare.
Per colmare il gap infrastrutturale della Sicilia rispetto al
Nord, ha dichiarato Crocetta, ci vorrebbero subito 17 miliardi e tutto
ciò appare impossibile.
Forse avviando la politica dei piccoli passi e dei sacrifici condivisi
si potrà andare avanti e scrivere altre pagine di storia non tutte con
il segno negativo.
Sensibilizzare e contribuire, alla costruzione di una società più
giusta e solidale, attraverso un lavoro che permetta ogni giorno di
confrontarsi con le difficoltà, i problemi ma anche con le speranze e i
progetti di vita di tante persone, italiane e straniere resta l'impegno
e il servizio che il patronato Acli offre alla società.
Giuseppe Adernò
g.aderno@alice.it