Catania - Cinque
scuole medie della provincia etnea protagoniste di un percorso
didattico alternativo. "Imparare
divertendosi" è il motto che, durante l'ultimo anno scolastico,
ha riecheggiato tra le pareti delle classi in cui si sono svolti
laboratori didattici volti all'alfabetizzazione degli studenti sui
fondamenti della robotica, la struttura della materia e le nozioni base
dell'elettricità. Organizzatori delle "lezioni alternative" sono stati
gli esperti di tecnologia dell'associazione "Studiare digitale onlus",
che grazie a ai finanziamenti stanziati dalla Regione nell'ambito del
progetto "Robotica educativa" hanno trasmesso agli studenti nozioni
fondamentali per la vita di tutti i giorni attraverso la metodologia
più conosciuta ai piccoli: il gioco.
"Quella odierna è una giornata di festa. Celebriamo il completamento di
un percorso didattico che ha concesso ai nostri studenti non soltanto
di apprendere nuovi concetti ma soprattutto ha insegnato loro cosa vuol
dire cooperare in un team. Fattore base di una buona educazione".
Sono queste le parole attraverso cui Salvatore Impellizzeri, dirigente
dell'istituto comprensivo statale Italo Calvino, ha espresso la sua
soddisfazione riguardo al lavoro svolto nel corso degli ultimi mesi.
Questa mattina, infatti, la sala conferenze del centro fieristico "Le
Ciminiere" si è interamente colorata di giallo per via dei cappellini
indossati dai tantissimi studenti delle scuole che sono accorsi per
partecipare al quiz di riepilogo sulle competenze acquisite.
Si è trattato di una giornata stimolante non soltanto per gli alunni
che hanno mostrato di avere imparato ma anche e soprattutto per i
docenti e i dirigenti scolastici.
"Questa è la vera Buona Scuola - ha dichiarato il dirigente
Impellizzeri -. Quella che ricava gratificazione dalle espressioni
soddisfatte dei propri studenti". A questo pensiero si sono uniformati
anche anche gli altri quattro dirigenti scolastici dell' istituto
comprensivo statale Dusmet-Doria di Catania, del Secondo circolo
didattico di Biancavilla, della scuola media statale Pluchinotta di
Sant'Agata Li Battiati e dell'istituto comprensivo Carlo Alberto Dalla
Chiesa di Trappeto.
"Per svolgere questo tipo di attività è stato necessario affiancare gli
esperti di tecnologia con un docente che favorisse il regolare
svolgimento delle lezioni - hanno affermato i dirigenti scolastici -. È
bene sottolineare che i professori non hanno guadagnato un euro in più
per fare questo, a riprova del fatto che l'obiettivo principale è
sempre stato la formazione completa dello studente".
Mentre i ragazzi di "Studiare digitale onlus" si dicono soddisfatti del
lavoro svolto quest'anno, il successo dell'iniziativa fa sperare in una
seconda edizione per l'anno prossimo.
Giuseppe Adernò