Sono cento le
proposte di Confindustria per la "Buona Scuola" da integrare alle 12
del Piano del Governo. Sono state presentate in occasione della prima
Giornata dell'Education che si è svolta alla LUISS di Roma, con la
partecipazione del presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi e del
ministro per l'istruzione Stefania Giannini. Il progetto-programma del
Ministero che appare disegnato nel dossier su "La Buona Scuola" appare
ancora incerto e si presenta con numerosi punti interrogativi.
Appare chiara la direzione di marcia, ha detto il direttore
generale del MIUR Sicilia, Maria Luisa Altomonte intervenuto
all'incontro-studio, promosso da "La Tecnica della Scuola" presso il
Liceo "Turrisi Colonna" di Catania: "è un cammino in salita che
tende ad andare controcorrente, essendo giunti nel buio di una
situazione ingovernabile".
Ritorna attuale l'espressione del filosofo George Christoph Lichtenberg
: "Io non so se le cose andranno meglio, quando andranno diversamente;
ma una cosa è certa, dovranno andare diversamente". Si è giunti ad un
punto di non ritorno e quindi se non si vuole far affondare la nave,
occorre sistemare i motori e ripartire.
Sono molte le cose che necessitano cambiamenti e assestamenti ed anche
la Confindustria suggerisce alcune idee che sono indirizzate
all'efficienza e alla qualità.
Valutazione, merito, autonomia e competenze, sono le quattro ruote che
mettono in movimento la macchina della scuola e nello specifico,
sentiti anche i pareri di alcuni docenti, si potrebbe riprendere in
considerazione la questione del merito ed in particolare il carico di
lavoro dei singoli docenti.
Una certa differenziazione, in aggiunta allo stipendio base, potrebbe
venire dal fatto che alcuni discipline, strutturate in prove scritte e
orali, comportano l'onere aggiuntivo della correzione dei compiti e
tale lavoro aggiuntivo va riconosciuto.
La qualità professionale del docente ha la sua centralità nell'azione
didattica in classe e nell'impegno educativo della docenza che produce
apprendimenti e quindi crescita e sviluppo della persona.
Anche su sollecitazione dell'UCIIM quest'affermazione figura nel
documento Renzi e sembra una positiva conquista ed un meritato
riconoscimento al lavoro diligente, silenzioso e operoso dai tanti
"bravi docenti" che danno priorità all'azione didattica in classe e
utilizzano i progetti non come fine, ma come mezzo. Il progetto della
scuola è, infatti, quello di istruire, formare, educare, mentre la
scuola dei progetti, a volte, ha distratto l'attenzione di alcuni,
lasciando anche le classi scoperte.
Sulla "Buona Scuola" anche la Confindustria che propone lo stipendio in
base alle funzioni svolte, differenziato per il carico disciplinare e
per le attività e gli impegni aggiuntivi.
Quest'operazione viene giudicata da alcuni come "una sorta di
bracciantato della docenza con salario legato al merito o al prodotto".
Il fatto che i genitori chiedono alla scuola l'iscrizione in un
determinato corso per avere quei determinati docenti è già una linea di
valutazione interna che, al momento, appare come un "si dice", ma che,
in seguito, dovrà trovare adeguata pianificazione.
La professionalità del docente merita di essere riconosciuta e
valorizzata e se un albero si apprezza per la bontà dei suoi frutti,
anche gli esiti finali costituiscono elementi valutativi, ma non
possono diventare parametri standardizzati che favoriscano "voti
regalati e promozioni facili".
L'abolizione del valore legale del titolo di studio, valorizzando
meglio la valutazione formativa che descrive il processo e guida al
miglioramento del prodotto, costituisce una nuova apertura, dando
all'esame finale, previsto dalla Costituzione al termine di ciascun
ciclo di studio, una dimensione educativa di verifica e di
autovalutazione, tendendo verso un rinnovato sistema di certificazione
delle competenze acquisite al termine del percorso di studio.
Il progressivo svuotamento delle GaE previsto per il 1° settembre 2015
darà certamente una nuova linea di organizzazione scolastica, e con
l'organico d'istituto si modificherà la procedura complessa
dell'organico di diritto e, di fatto, agevolando le procedure delle
nomine così da consentire un regolare avvio dell'anno scolastico con
tutto l'organico completo sin dai primi giorni di settembre.
Giuseppe Adernò
g.aderno@alice.it