Riforma pensioni
2014 Renzi, per Quota 96 ed esodati la situazione volge al meglio:
prepensionamento la chiave - Prosegue senza soluzione di continuità il
dibattito relativo alla riforma delle pensioni 2014 in elaborazione da
parte del governo Renzi: stando a quanto dichiarato da Manuela
Ghizzoni, nella giornata di domani si svolgerà alla Camera il dibattito
relativo alla riforma della PA, l’occasione giusta dunque per
presentare l’ormai famoso emendamento relativo al caso dei Quota 96.
Se per Quota 96 si va verso un esito positivo appare più incerta la
situazione per gli esodati: la riforma delle pensioni 2014 del governo
Renzi dovrà soprattutto risolvere la loro vertenza, ma al momento sono
in piedi soltanto due ipotesi: prestito INPS o estensione dell’opzione
contributivo, con Poletti e Padoan che avrebbero stretto un patto
sinergico col fine ultimo di trovare la soluzione più adatta.
Riforma pensioni 2014 Renzi, Quota 96: in aula il 10 luglio tra
speranze e timori
Il primo capitolo previdenziale che potrebbe presto chiudersi è quello
dei Quota 96: per i 4000 docenti coinvolti non è allo studio alcuna
riforma delle pensioni 2014 quanto piuttosto un emendamento da doversi
presentare in riferimento alla manovra di riassetto della PA.
Nel corso di un’intervista rilasciata ad inizio settimana, Manuela
Ghizzoni ha sottolineato che la riforma della PA giungerà alla Camera
il prossimo 10 luglio, ovvero domani: potrebbe essere l’occasione
giusta per presentare l’emendamento relativo al caso dei Quota 96 e
chiudere così una vertenza che va avanti da 2 anni.
Il clima è certamente positivo e mai come adesso si è avuta
l’impressione che questa possa essere la volta buona: Ghizzoni (PD),
Marzana (M5S) e Boccia (presidente della Commissione Bilancio)
concordano nell’affermare che il caso dei Quota 96 potrebbe davvero
chiudersi, ma le troppe promesse infrante in oltre due anni di
battaglia obbligano tutti, dagli addetti ai lavori agli operatori
dell’informazione, a mantenere un profilo basso per rispetto di un
‘dramma sociale’ che va trattato con la massima cautela. Staremo a
vedere, vi terremo aggiornati.
Riforma pensioni 2014 Renzi, esodati e prepensionamento: si lavora a
due ipotesi ma ci sono poche certezze
Come accennato in apertura, il tema connesso agli esodati è certamente
il più delicato per quel che concerne la riforma delle pensioni 2014
del governo Renzi: il provvedimento che renderà operativa la sesta
salvaguardia attende solo la ratifica del Senato, ma si tratta di una
misura tampone che non risolve strutturalmente il problema.
Poletti e Padoan starebbero perciò studiando vie alternative, ma le due
ipotesi al momento in piedi - prestito INPS da concedere a chi
abbandoni l’impiego 2 anni prima della conclusione del percorso
lavorativo ed estensione dell’opzione contributivo donne anche ai
lavoratori di sesso maschile - non convincono del tutto.
Prestare ai lavoratori il danaro che hanno comunque versato in anni di
contribuzione appare francamente sconcertante come ipotesi,
l’estensione dell’opzione contributivo risulta invece una soluzione più
concreta ma al momento difficilmente praticabile; l’opzione
contributivo (che consente di abbandonare l’impiego raggiunti i 57 o 58
anni d’età più 35 di contributi) costituisce infatti un regime
sperimentale che in assenza di proroghe da parte del governo Renzi
cadrà nel 2015.
A completare il quadro il fatto che si tratta di ipotesi che erano già
state tirate in ballo in passato, laddove Renzi, Poletti e Padoan hanno
sempre parlato di una riforma delle pensioni 2014 che sarebbe
intervenuta strutturalmente sul sistema pensionistico senza prendere in
considerazione le ‘toppe messe negli anni passati’ (parola di
Poletti)...
Massimo Calamuneri
Blastingnews.com