L'altra notte, in
sogno, ... sono ritornato a Petralonga! A contemplare,
in una meravigliosa giornata di sole siciliano, quell'antica e sperduta
"pietra miliare" del mio paesello nebroideo. Sono ritornato indietro
...
ad ammirare Petralonga, estasiato di luce e di calore, senza nessun
timore, ma anzi, in quel luogo ameno, e a me caro, mi sono sentito al
sicuro e protetto, consapevole di "gustare" la stabilità di quella
roccia, testimone del tempo e della storia.
Altre volte mi ero "avventurato" a Petralonga per ammirarne
il paesaggio, la campagna circostante, la timpa, i profumi della terra,
ma stavolta mi sono immerso in una "contemplazione interiore", in
simbiosi con la roccia, in un "rapporto" quasi intimo, per capire
appieno la possanza, la potenza e la stabilità che quel luogo emana da
secoli.
Mi trovavo sulla cima di Petralonga, in contatto con il paese e la sua
storia millenaria, e tutto ciò mi faceva stare bene, in armonia con la
natura e con me stesso. E, nel sogno, mentre mi trovavo a contemplare
Petralonga, ad un tratto, sono stato svegliato dal raglio di un asino
e, con mio grande stupore, ho riconosciuto la "voce" e lo sguardo di
Ciccineddu, seguito do' zu Carmine, che, quasi miracolosamente, si
trovavano ai piedi della massa rocciosa. Ed io, preso da grande
meraviglia e stupore, li ho abbracciati, gridando: "Zu Carmine,
Ciccineddu, che bello vedervi, che gioia potervi incontrare!".
E 'u zu Carmine mi rivolse la parola, mentre io accarezzavo la testa di
Ciccineddu che, soddisfatto di vedermi, sbuffava ed approvava
quell'incontro. E mi disse: "Pippinu,
n'ha fattu di strata! Ti facisti
vecchiu!".
Io gli risposi: "Zu Carmine,
quant'anni sono passati... da quand'ero
adolescente! Ma io parlo sempre di voi, do' zu Carmine, di Ciccineddu,
e di 'sti cuntradi! Non vi ho mai scordato!".
"Lo so, lo so! - mi
rispose 'u zu Carmine - Petralonga non è solo una roccia. Petralonga è
un luogo dell'anima!
Il tuo luogo
prediletto!".
"Si, Petralonga per me rappresenta una pietra miliare, un punto di
partenza, fa parte delle mie radici".
Petralonga rappresenta la vita degli uomini; rappresenta la fermezza,
la costanza, la perseveranza, l'integrità!
E mentre io lo ascoltavo estasiato e continuavo ad accarezzare la testa
di Ciccineddu, ci siamo avviati verso il paese. Poi, 'u zu Carmine mi
disse: "Avanti, Pippinu, acchianamu 'o paisi!".
Così facendo, ci siamo incamminati, abbiamo preso la trazzera in salita
per ritornare al paesino nebroideo. Durante il cammino, Ciccineddu
stava nel mezzo, io da un lato e 'u zu Carmine dall'altro, con le
nostre mani che accarezzavano l'asino, abbiamo continuato nei nostri
discorsi percorrendo il tratto che ci separava dal paese. Siamo
arrivati alla biviratura che costeggia il cimitero, ci siamo dissetati,
poi abbiamo attraversato il paese e, guardavamo distrattamente il
viavai dei compaesani, siamo arrivati alla Santuzza, dove 'u zu
Carmine mi disse: "Ora Pippinu, ti
lassu. Ricordati sempre del tuo
paese... e della tua strada!".
Ed io, "Ci rincontreremo?". "Forse,
forsi!".
Accarezzai la testa di Ciccineddu e un affettuoso abbraccio 'o zu
Carmine, e al mio paese...
Giuseppe Scaravilli
giuseppescaravilli@tiscali.it